Milano
Pinocchio/Rimpasto in Regione, che nostalgia di Andreotti...

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C’era una volta un Paese che passava ore ed ore a parlare di poltrone. Riepiloghiamo i fatti. Settimana scorsa è stato arrestato il vicepresidente ed ex assessore regionale alla Sanità Mario Mantovani. Da allora si è aperto un balletto stucchevole tra consiglieri, consigliori, capi segreteria, capibastone, leader politici, segretari di partito, consiglieri ed ex Cavalieri, leggasi Arcore. Il punto è semplice: come rimpastare la squadra di governo regionale. Per come la vedo io, bisognerebbe mettere dei paletti e poi scegliere di conseguenza. Primo: la competenza e l’opportunità. Se ti devi occupare di Sanità, non puoi essere né un pasticcere né soprattutto un pasticcione. Secondo: il primato della politica. Se ti devi occupare di politica, e il ruolo di assessore è un ruolo politico, devi essere un politico. Altrimenti torniamo al governo dei tecnici tanto vituperato di Monti che Salvini e Maroni odiano ma che poi in Lombardia vogliono replicare. Terzo: bisogna scegliere rapidamente. Perché intanto i giorni (anzi, le settimane) passano, e se non si rimette in moto la macchina l’inerzia rischia di uccidere. Sapete una cosa: a volte vien nostalgia di Andreotti, pur non essendo mai stato democristiano. Lui, almeno, le idee ce le aveva chiare. E per un rimpasto ci metteva 24 ore.