Pinocchio/ E se quella contro Sala fosse semplicemente invidia?
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ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45
C'era una volta un Paese nel quale regnava l'invidia. Sì, io credo che la principale caratteristica dell'Italia sia proprio l'invidia. Pensateci, non è la brutale cattiveria. E' quel venticello di odio, di calunnia. Non c'è un altro Paese come il nostro nel quale tutti invidiano tutto a tutti. Io penso che ci sia una sottile linea di odio nei confronti di Beppe Sala. In fondo, gli avversari pensavano che non ce l'avrebbe fatta a fare Expo. Per anni gli hanno tirato addosso di tutto. Insulti, lazzi, e lui zitto. Ora, che l'Expo è finita, c'è chi prova a infangarne la memoria e il ricordo. Però Beppe sbaglia ad arrabbiarsi, perché i libri di storia non li scrive la magistratura e non li scrive qualche giornale, né è una rubrica sulla radio o sulla televisione. Expo è stata un successo. Punto. Ora, la questione è la seguente, e non voglio parlare dell'autosospensione: se ci sono state irregolarità perché ci sono state? Beppe Sala ha rubato un euro, un caffè o un cappuccino? C'è un flusso di denaro tra il suo conto corrente e qualche azienda appaltatrice? Di più: gli hanno fatto qualche regalo inopportuno? Oppure i regolamenti che sono stati violati lo sono stati perché c'era bisogno di fare in fretta e aprire le Esposizioni. Se è il primo caso quello verificato, meglio che Beppe Sala si levi di torno. Se invece è il secondo, e io credo proprio che sia questo il caso, allora si levino di torno gli accusatori e tutti quelli che equiparano quel rubapolli di Marra, a Roma, con Beppe Sala. E si levino di torno anche quelli che fino a ieri Marra era il braccio destro della Raggi e adesso è un semplice funzionario di Roma. Andate via, replicanti istruiti a pane e blog. Perché la disonestà può essere materiale, ma purtroppo molto spesso è intellettuale. Ed è dettata dall'invidia.