Pinocchio/Un sindaco "straniero" per Milano? Il caso Marino insegna che... - Affaritaliani.it

Milano

Pinocchio/Un sindaco "straniero" per Milano? Il caso Marino insegna che...

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C’era una volta una città che non partoriva i suoi sindaci. Devo essere onesto, non ho un gran senso del campanilismo. Ma penso che almeno sulla scelta del primo cittadino almeno un po’ di “senso” della città si debba averlo. E fa un po’ specie che, incredibilmente, su tre candidati praticamente ufficiali sotto la Madonnina, l’unica che ci è veramente nata è quella del Movimento 5 Stelle, Patrizia Bedori. Gli altri sono da una parte Alessandro Sallusti e dall’altra Corrado Passera, che sono entrambi di Como. In un recente passato si è parlato di candidare Paolo Romani, che è di Monza. O addirittura Mariastella Gelmini, che appena apre bocca si capisce che è di Brescia. Adesso, io non pretendo che si debba votare per forza quello che è nato nel quartiere, o quello che abita di fianco a noi, perché a volte un milanese puro può essere due volte più scemo di un comasco intelligente, ma mi chiedo: possibile che su cinque potenziali candidati sindaci solo uno sia di Milano? Solo uno abbia vissuto dalla nascita questa splendida città? La mia paura è una sola: che si finisca come a Roma, dove il genovese Marino si è visto quanto feeling ha avuto con la città che ha temporaneamente amministrato, e pure male. Possibile davvero che su un milione e mezzo di abitanti, oltre due con l’hinterland, alla fine si debba prendere per forza un candidato da fuori?








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