Pioltello, indagini chiuse. Procura: "Treno andava a 130 km/h invece che a 50" - Affaritaliani.it

Milano

Pioltello, indagini chiuse. Procura: "Treno andava a 130 km/h invece che a 50"

Disastro ferroviario di Pioltello, i pm di Milano hanno chiuso le indagini a carico di 11 persone e di Rfi: verso la richiesta di processo. Stralciata Trenord

Incidente Pioltello, i pm hanno chiuso le indagini: undici verso il processo

Disastro ferroviario di Pioltello, i pm di Milano hanno chiuso le indagini a carico di 12 persone, ovvero 2 manager, sette tra dipendenti e tecnici Rfi, la società Rfi stessa e due ex vertici dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie. Per tutti loro è in vista la richiesta di processo. Stralciata la posizione di 2 manager Trenord e della societa' che vanno invece verso l'archiviazione. Alle 11 persone fisiche vengono contestati i reati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, mentre la societa' Rfi e' indagata per la legge sulla responsabilita' amministrativa degli enti.

Secondo la relazione finale dei consulenti tecnici nominati dai pm, depositata lo scorso marzo, il disastro in cui hanno perso la vita tre donne e' stato causato dallo "spezzone di rotaia" di 23 centimetri che "si e' fratturato", nel cosiddetto 'punto zero', per "un danneggiamento ciclico irreversibile generato da condizioni di insufficiente manutenzione". E "l'assenza dei controlli US (ultrasonori)" non ha consentito di monitorare la "progressione irreversibile del danneggiamento del giunto" in cattive condizioni, anzi ci sono stati "ritardi" nella "sostituzione" proprio di quest'ultimo. La causa del deragliamento, infatti, fu "la sopraelevazione della ruota destra" del terzo vagone del convoglio dovuta alla "interposizione dello spezzone di rotaia", quello da 23 centimetri che si stacco', "tra il binario di corsa e la ruota stessa". E la mancata "istruzione delle richieste di sostituzione" del giunto nel 'punto zero' - il cui problema era noto da almeno 11 mesi - "secondo quanto le procedure Rfi imponevano" e i "ritardi nella programmazione delle attivita' di sostituzione" ha permesso "all'irreversibile ammaloramento del giunto di procedere fino al cedimento finale". Per tamponare il problema, venne soltanto piazzata una tavoletta di legno sotto il giunto per evitare che la rotaia sbattesse contro la massicciata. Sono cento in totale le "parti offese", tra cui le famiglie dei tre morti e 97 tra feriti gravi e lievi e persone che hanno subito traumi psicologici e disturbi da stress.

Come riporta Ansa, i dirigenti di Rfi avrebbero omesso "di mettere a disposizione dei lavoratori di Trenord srl e di tutti i viaggiatori dei treni percorrenti" la linea interessata "attrezzature idonee ai fini della sicurezza" senza garantire cosi' "che l'infrastruttura fosse mantenuta in buono stato di efficienza per la sicura circolazione dei treni". Lo si legge nell'avviso di chiusura indagini della Procura. Rete ferroviaria italiana, "gestore dell'infrastruttura" delle ferrovie, avrebbe tratto "vantaggio" da tutta una lunga serie di omissioni, "un vantaggio in particolare consistito nel risparmio derivante dalla mancata tempestiva attivita' di manutenzione" dell'infrastruttura stessa "e dalla mancata tempestiva adozione dei dispositivi di sicurezza e di strumenti ed attrezzature idonei ad impedire l'evento". Lo scrive la Procura.

Incidente Pioltello, Il procuratore: "Treno viaggiava a 130 km/h, doveva andare a 50"

Il treno che deraglio' "viaggiava ad una velocita' di 130 km/h" nel punto di "rottura" del giunto, "in quel tratto la velocita' consentita era di 180 km/h, ma con quel tipo di ammaloramento avrebbe dovuto viaggiare a 50 km/h". Lo ha spiegato il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano in una conferenza stampa, assieme al collega Leonardo Lesti e a rappresentanti della Polizia e della Polfer che hanno condotto le indagini








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