Pisapia e la Cosa Rossa 2: "Ci lavorerò ma non voglio guidarla"
L'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia all'incontro "Ripartire a sinistra: dopo il 4 viene il 5" organizzato da SinistraDem. Con lui Gianni Cuperlo
"Io non sono del Pd ma credo che senza il Pd in questo Paese non si possa fare nulla di sinistra, pur considerando i cambiamenti che il Pd dovrà fare": così l'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia all'incontro tenutosi ieri alla libreria Feltrinelli di piazza Piemonte ed organizzato da SinistraDem. Tema del dibattito: "Ripartire a sinistra: dopo il 4 viene il 5". Con Pisapia anche Gianni Cuperlo, Barbara Pollastrini di SinistraDem e Sergio Lo Giudice di ReteDem. Tutto ruota attorno al referendum. Pisapia non dichiara espressamente il suo Sì, ma conferma la sua speranza che non vinca il No ("non farebbe bene al Paese"). Ma, come suggeriva il nome dell'incontro, il tema è anche ciò che può nascere a sinistra dopo il referendum. Che per Pisapia potrebbe avere la connotazione di "un movimento dal basso, dal territorio. Io ci lavorerò, ma non voglio esserne il capo. Più che di rottamazione parlerei di rotazione". Nelle intenzioni, una forza che possa offrire al Pd una alleanza diversa rispetto a quella attuale con Ncd. Sul modello di Milano, insomma. Così Cuperlo: "A Milano, ma anche a Bologna e Cagliari, vince il centrosinistra. Dove la coalizione si allarga a sinistra, vince".