Milano
"Più donne nelle participate": è scontro in Regione Lombardia
“Hanno perfettamente ragione le donne Consigliere di Patto civico, Pd e M5S, le quali oggi in conferenza hanno denunciato unitariamente la gravità di un atteggiamento del centrodestra che sarebbe intenzionato ad archiviare per sempre ogni discussione in Aula di Consiglio sulla Parità di Genere. E’ una denuncia che esse hanno avanzato per conto di tutti i consiglieri dell’opposizione. Intervenga Maroni affinchè la maggioranza non risulti così arretrata e ostracista su un tema di tale importanza e non sbatta la porta in faccia alla Parità”. Così ha dichiarato Umberto Ambrosoli, dopo che le Consigliere dell’opposizione hanno voluto denunciare l’atteggiamento di stallo e di arretratezza che la maggioranza di centrodestra ancora ha verso la partecipazione delle donne negli organismi di Governance delle società di Regione Lombardia. Lo hanno denunciato in una conferenza unitaria per il Patto Civico Lucia Castellano e Silvia Fossati; per il PD Sara Valmaggi e Laura Barzaghi; e per il M5S Paola Macchi e Silvana Carcano.Le quali chiedono che su questo tema vengano discussi in Consiglio regionale i due progetti di Legge presentati unitariamente dalle donne dell’opposizione già nel 2013, ed oggi minacciati di archiviazione definitiva.
“Da quanto emerso oggi dalla conferenza delle nostre Consigliere –sottolinea Ambrosoli- appare chiaro che la Regione Lombardia non si mostra particolarmente amica delle donne: nelle società partecipate la parità è ancora troppo lontana. Una comparazione vale più di tanti discorsi: mentre il Comune di Milano ha raggiunto quota 40% nelle sue società partecipate, Regione Lombardia al 31 Maggio 2015 in tutte le partecipate ha ancora soltanto circa il 20% (!) di presenza femminile: 263 donne contro 1050 uomini. Una cifra peraltro benevola perché comprende le donne no minate anche ai vertici, mentre per Legge si tiene conto della presenza femminile tra i componenti nei Consigli di Amministrazione e dei Revisori Dei Conti. Colpiscono alcune percentuali molto eloquenti: 17% nei Cda: 117 donne contro 577 uomini; 22% nei Collegi dei revisori: 89 contro 319; 25% tra i Direttori generali sanitari o di altri enti di interesse regionale: 48 contro 145! Percentuali molto lontane dalla parità, visto che le donne rappresentano oltre il 50% della popolazione, perdipiù in una Regione dove le donne che lavorano, anche con ruoli di vertice, sono sopra la media nazionale. Maroni intervenga ed impedisca che venga messo il bavaglio alla doverosa iniziativa di progetto di legge di Pd, Patto Civico e M5S. Impedisca che la sua maggioranza leghista/centrodestra vada a votare in Aula il non passaggio alla discussione e la archiviazione definitiva della discussione sulla Parità. Se accadesse sarebbe politicamente inaccettabile, come dicono le Consigliere; ma –alla luce della qualità del contributo che la presenza femminile negli organismi di governance si mostra in grado di garantire- sarebbe anche un’altra preziosa occasione persa per la stessa Regione Lombardia".