Milano
Polemiche sulla poltrona di Gaetano Pesce in Piazza Duomo: offende le donne
La poltrona Maestà Sofferente di Gaetano Pesce in Piazza Duomo a Milano ha creato non poche polemiche. Vista come ulteriore violenza sulla donna
Polemiche sulla poltrona di Gaetano Pesce in Piazza Duomo: offende le donne
La poltrona Maesta Sofferente di Gaetano Pesce in Piazza Duomo a Milano ha creato non poche polemiche. L'opera è un omaggio al cinquantesimo anniversario della Up 5&6 di Gaetano Pesce, un oggetto divenuto icona del design italiano. La poltrona ha sembianze femminili a cui è collegata una sfera poggiapiedi.
In occasione di questa ricorrenza un'enorme poltrona di Pesce, alta ben 8 metri d’altezza, trafitta da trafitta da 400 frecce, campeggia in piazza del Duomo a Milano dove rimarrà per tutta del Salone del Mobile. L'opera vuole ricordare i numerosi abusi che la donna subisce quotidianamente. La sfera poggiapiedi si trasforma in questo caso una “palla al piede”, a simboleggiare la prigionia del corpo della donna-poltrona, legata alla sfera mediante una catena. Sei teste di belve feroci enfatizzano invece la crudeltà dell’uomo e il tentativo di sottomissione della donna.
Le polemiche femministe contro l'opera
L'opera ha dato vita a non poche polemiche. A partire dal gruppo femminista Non Una di Meno che l'ha definita un'ulteriore violenza sulla donna. Sulla maestosa poltrona è stata inoltre spruzzata dall'artista Cristina Donati Meyer della vernice a tempera lavabile color rosso sangue per protestare contro l'idea della "donna solo come oggetto di arredo".