Milano

Coronavirus: Polizia Locale al collasso, i sindaci verso l’ok all'esercito

Maria Teresa Santaguida

La difficoltà di far rispettare le regole governative dalla popolazione, spinge i sindaci a valutare controlli drastici e misure più stringenti

Polizia Locale al collasso, i sindaci verso l’ok all'esercito

I sindaci della città metropolitana di Milano sarebbero pronti - almeno in buona parte - ad appoggiare il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, nella richiesta di utilizzare l’esercito come forza dell’ordine per limitare gli spostamenti delle persone in strada.

Il sentimento serpeggia sempre più forte fra i primi cittadini, anche quelli di centrosinistra: tutti sono in difficoltà sul far rispettare le ordinanze governative. Alcuni sono stati costretti, come ha fatto ad esempio ieri il sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti, ad emanarne di più stringenti. Nel documento firmato in giornata il primo cittadino ha chiuso tutti i parchi e giardini, impedito l’utilizzo delle panchine, vietato i ritrovi all’aperto di qualsiasi tipo e l’uso di piste ciclabili e campestri; ancora di più: nelle aree cani del grosso Comune alle porte di Milano si potrà sostare solo tre persone per volta e per non più di 10 minuti ciascuno. Le famiglie saranno obbligate ad andare a fare la spesa un componente per volta.

Insomma la battaglia di Milano è cominciata, ma fuori dalle mura si sente l’assedio più forte, forse per maggiore vicinanza tra popolazione e istituzioni: i sindaci infatti sono tempestati quotidianamente di segnalazioni di persone che ne vedono altre in strada ‘senza un valido motivo’. Subissati dalle richieste, sentono in questo momento di avere dalla loro il consenso dei cittadini nell’invocare misure più dure.

In base a quanto può ricostruire Affaritaliani.it Milano la discussione sulla possibilità di appoggiare la richiesta del governo Regionale è partita come una sorta di sondaggio informale tra i sindaci ieri sera, subito dopo la pubblicazione dei dati che vedevano a Milano un aumento dei contagi svettato a 634.

Il punto di vista dei primi cittadini è suffragato anche dallo scontrarsi con la povertà dei mezzi che hanno a disposizione per controllare. Le ordinanze infatti non bastano se nessuno le fa rispettare, si dicono. I corpi di polizia locale - sostengono altri - sono fatti pochi uomini e non addestrati. E anche quei pochi a disposizione dei municipi hanno un’attitudine più amministrativa che da forza di ordine pubblico. La coercizione, anche solo visiva, della forza pubblica in strada in assetto militare, aiuterebbe l’attuazione delle norme. Ma basterà un decreto governativo per attuarla?







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