Milano
Polizia locale: il comandante Mastrangelo si è dimesso
Ieri sera il sindaco Giuliano Pisapia ha accettato le dimissioni del Comandante della Polizia locale Tullio Mastrangelo, che lascia dopo dieci anni il Comune per intraprendere una nuova opportunità professionale in campo privato. Da lunedì 1 febbraio Antonio Barbato sarà il Comandante Vicario.
PISAPIA: "CON LUI SVOLTO UN LAVORO ECCELLENTE" - “Voglio ringraziare il nostro Comandante della Polizia locale Tullio Mastrangelo per il grande lavoro svolto in questi anni che ha avuto il suo apice nei mesi scorsi, quando Milano ha accolto con grande successo milioni di persone. Sotto la sua guida – afferma il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia – i nostri agenti hanno svolto un lavoro eccellente e ci hanno permesso di vivere tutti questi anni nella massima serenità possibile. Con Mastrangelo abbiamo attraversato anche uno dei momenti più tristi di questo mandato, l’uccisione di Nicolò Savarino, e insieme ci siamo impegnati perché il ricordo del ‘vigile buono’ si rifletta ogni giorno nel prezioso lavoro che ogni agente di Polizia locale svolge sul territorio, vicino alle persone. Nel salutare e ringraziare Mastrangelo, voglio anche augurare buon lavoro a Antonio Barbato, l’attuale Vice Comandante, che da lunedì assumerà il ruolo di Comandante Vicario”.
GRANELLI: "SEMPRE PRESENTE AL SERVIZIO DELLA CITTA'" - “Saluto calorosamente il comandante Tullio Mastrangelo – dichiara Marco Granelli assessore alla Sicurezza e Coesione sociale –. Con lui abbiamo fatto un ottimo lavoro a Milano e a lui va la mia stima per aver gestito con successo tante sfide in questi anni. È stato sempre presente nelle strade e nei quartieri, al fianco e alla guida delle donne e degli uomini della Polizia locale di Milano. Sempre al servizio della città, ha interpretato e attuato le priorità del Sindaco, mie e della Giunta. Un compito difficile e su un tema come quello della sicurezza dove gli obiettivi e le aspettative sono giustamente altissimi. Ha saputo interpretare l’idea di una sicurezza che non si tutela e promuove da sola, ma insieme agli altri, in un gioco di squadra, con competenza, entusiasmo e umiltà. Mastrangelo lascia a Milano una Polizia locale efficiente e spesso presa a modello da altre città, a noi il compito di continuare a migliorarla perché sia sempre più al servizio dei cittadini su temi prioritari come la sicurezza. Su questo continuerò a lavorare nei prossimi mesi con il Comandante Vicario Antonio, insieme al Prefetto e alle Forze di Polizia"
MASTRANGELO: "RICEVUTO PIU' DI QUANTO HO DATO" - “Sono stati anni intensi quelli passati al comando della Polizia locale di Milano – dichiara Tullio Mastrangelo al Comune da dieci anni, come direttore del Settore Sicurezza e dal 2009 comandante della Polizia locale che dalla prossima settimana lascia il suo incarico - . Ringrazio il Sindaco Giuliano Pisapia e la sua Giunta che hanno rinnovato la loro fiducia nel mio lavoro. In questi anni ho dato molto ma ancora di più ho ricevuto”.
“Voglio ringraziare Marco Granelli assessore alla Sicurezza e Coesione sociale con il quale fin da subito abbiamo intessuto un costante rapporto di fiducia e collaborazione nell’interesse della città e soprattutto tutto il corpo della Polizia locale. Fra gli ufficiali e gli agenti, uomini e donne, che lo compongono ho trovato professionalità, passione e dedizione. Questo ci ha permesso di affrontare e superare le sfide di una grande città che cambia in continuazione e di essere spesso all’avanguardia in Italia. Fra i momenti più importanti che hanno segnato la mia lunga esperienza alla guida dei “ghisa” di Milano mi preme ricordare la visita del Papa, il vertice Asem, il semestre europeo ed Expo 2015, eventi che hanno richiesto la mia massima attenzione dal punto di vista della polizia stradale e della sicurezza ma che insieme abbiamo superato con soddisfazione diventando un modello di collaborazione fra le istituzioni e di gestione di situazioni complesse dal punto di vista operativo ”. “Proprio la collaborazione fra istituzioni è stata un punto di svolta in questi anni per questo oggi voglio ringraziare il Prefetto, il Questore, i Comandanti provinciali di Carabinieri, Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, i Comandi delle Polizie locali della provincia di Milano e il Procuratore della Repubblica con i quali ho sempre lavorato efficacemente con profondo rispetto delle reciproche funzioni e responsabilità”. “Ho avuto tanti momenti difficili e anche questi li porterò con me, fra tutti quella tremenda sera del 12 gennaio del 2012 quando fu ucciso il Vigile di Quartiere Nicolò Savarino. Un monito fondamentale per me: prima di tutto difendere la sicurezza delle persone, i cittadini ma anche gli agenti al servizio della comunità e dello Stato”. “Oggi mi sento pronto ad affrontare un nuovo compito, sempre nel campo della sicurezza urbana ma nel settore privato, forte dell’esperienza acquisita qui. Sono certo – conclude Mastrangelo – di lasciare la Polizia locale in buone mani”.
DE CORATO: "SILURATO PER FARE POSTO AL COMANDANTE DI RIFONDAZIONE" - “Hanno silurato il comandante della Polizia Locale Tullio Mastrangelo per nominare Antonio Barbato, già candidato di Rifondazione comunista sia alle Europee che al Consiglio comunale. Non bastava averlo nominato vicecomandante, hanno sistematicamente esautorato Mastrangelo fino ad arrivare alle dimissioni. Spiace che Mastrangelo si sia prestato in questi anni. Con il centrosinistra era stata radicalmente cambiata la politica sulla sicurezza rispetto a quando fatto negli anni precedenti da noi del centrodestra. Mastrangelo, nominato da noi, aveva condotto una dura battaglia contro l’accattonaggio, l’abusivismo, i clandestini (con arresti e con l’unità dattiloscopica, una delle più moderne in Italia per il fotosegnalamento dei clandestini a cui facevano riferimento tutte le forze dell’ordine), i graffiti (con multe e denunce ai writer), la droga… tutte cose su cui poi è stata allentata la presa con l’arrivo dell’amministrazione arancione. Non parliamo dei nomadi, che con noi venivano sistematicamente sgomberati e che adesso godono di traslochi in case del Comune ammobiliate coi soldi dei contribuenti”. Lo dichiara Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e capogruppo di Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale in Regione.
I SINDACATI: "RIORGANIZZAZIONE NON PIU' RINVIABILE" - "Volevamo indire lo sciopero per Carnevale ma, stante la situazione confusa, sul nuovo accordo abbiamo sospeso la nostra iniziativa. Queste dimissioni sono una ragione in più di chiedere chiarezza e di chiedere una riorganizzazione del corpo non più rinviabile": così Daniele Vincini del sindacato del Sulpm. Mastrangelo era un elemento decisivo nella complessa e non ancora conclusa vicenda del rinnovo contrattuale della Polizia locale.
GHEZZI, PRESIDENTE COMMISSIONE SICUREZZA: "NON STRUMENTALIZZIAMO" - Così Gabriele Ghezzi, presidente della Commissione Sicurezza e Coesione Sociale: "Le dimissioni del Comandante della Polizia Locale, dottor Tullio Mastrangelo, stanno provocando reazioni che testimoniano il lavoro svolto in questi anni, ma anche le immancabili strumentalità. Nessuno, a parte i diretti interessati, conosce le ragioni di questa scelta. Personalmente riconosco al Comandante dimissionario, il costante impegno che ha profuso in questi anni, sia a servizio della città e sia nella corretta ed equilibrata gestione del suo personale. Sono anche testimone diretto delle oggettive difficoltà che ha incontrato in molte occasioni nell'arco del suo ultimo mandato. Il dolore che ha provato per la morte del collega Savarino, la complessa negoziazione sindacale tra le parti per la contrattazione della stessa Polizia Locale; l’impegno non comune nell'affrontare i molteplici eventi che in questi anni si sono succeduti nel capoluogo meneghino, in primis l’EXPO e l’ASEM (vertice tra i capi di governo asiatici ed europei) e superati con grande abnegazione insieme ai suoi collaboratori, dall'ultimo degli agenti fino a tutti i funzionari e dirigenti del Corpo. Nella valutazione che posso dare del suo operato, non posso esimermi nel riconoscere le sue capacità e le peculiari sensibilità che ha dimostrato di avere in dote, ma non espressi in proporzione alle sue attitudini, per responsabilità e demerito di una non precisa ed inefficace linea politica sul tema della sicurezza di questa Giunta arancione. Se ne va un galantuomo, probabilmente con qualche amarezza… Colgo l’occasione per fare i miei più sinceri in bocca al lupo al Dottor Barbato, che nei prossimi mesi sarà il degno sostituto del Comandante Mastrangelo".