Milano

La ricca stagione 2025-26 dei Pomeriggi Musicali di Milano

I Pomeriggi Musicali hanno presentato la stagione 2025-26. Un programma ricco, ambizioso e di alta qualità, con un “filo rosso” che attraversa tutta la stagione: Mozart

Di Francesco Bogliari

La ricca stagione 2025-26 dei Pomeriggi Musicali di Milano

Come potrebbe confermare qualunque economista, non c'è niente di meglio della concorrenza per migliorare l'offerta al consumatore. Questo vale non solo per gli yogurt al supermercato ma anche per i prodotti culturali e quindi anche per quelli musicali.

Milano è una città dall'offerta di musica classica ricca, tra le migliori in Europa, con molte orchestre e stagioni mediamente di livello. Come orchestre il capoluogo lombardo può contare su quella dei Pomeriggi Musicali (nata nel 1945), sulla Filarmonica della Scala (1982), su Milano Classica (1993), sull'Orchestra Sinfonica di Milano (nata come Orchestra Verdi nel 1993, cambio nome nel 2022) e su quella del Conservatorio, oltre che su alcuni complessi universitari (Cattolica, Statale, Bicocca) e amatoriali (tra cui quella dell'OSM). Quanto poi alle istituzioni musicali che ospitano stagioni di concerti (alcune solo musica da camera), si parte dalle più antiche - Conservatorio e Società del Quartetto - per arrivare alla Gioventù Musicale Italia (1952), alle Serate Musicali (1971) e alla Società dei Concerti (1983), solo per citare le più importanti.

In questo ricco contesto la scintilla più recente è stata il rinnovamento della Verdi che nel 2022 ha modificato il nome in Orchestra Sinfonica di Milano con un cambio di passo sia nelle proposte artistiche sia nelle modalità di comunicazione, con adozione di tecniche di marketing moderne finalizzate all’allargamento e allo svecchiamento   del pubblico.

Per stare al passo di questo “nuovo” competitor le altre realtà musicali cittadine sono costrette ad arricchire sia i contenuti artistici delle stagioni sia le modalità di comunicazione. È in questo contesto competitivo – ci sia perdonato l'abuso di terminologia aziendale – che I Pomeriggi Musicali hanno presentato giovedì sera 10 aprile la stagione 2025-26. Un programma ricco, ambizioso e di alta qualità (pubblicato integralmente alla fine di questo articolo), con un “filo rosso” che attraversa tutta la stagione: Mozart. Ma, come ha dichiarato nel suo discorso introduttivo il direttore generale e artistico Maurizio Salerno, “accanto a lui vivono i grandi sinfonisti dell’Ottocento, il Novecento più raffinato e la musica d’oggi, sempre nella convinzione che ogni ascolto possa diventare esperienza viva e condivisa”. Salerno ha avuto anche modo di ricordare i successi del 2024-25, con l'incremento del 10% degli abbonamenti e del numero di spettatori, che “a oggi supera quello dell’intera stagione precedente, quando mancano ancora 10 concerti: siamo a circa 54mila presenze contro le 49 mila totali della scorsa Stagione”.

Il concerto Montanari-Mullova

Al termine della presentazione di Salerno si è svolto un concerto molto atteso, con la celebre violinista Viktoria Mullova e la direzione di Stefano Montanari. Un’esperienza musicale a due facce: nella prima parte, il Concerto per violino e orchestra in re maggiore op 61 di Ludwig van Beethoven, nella seconda la Sinfonia n° 3 in La minore “Scozzese” di Felix Mendelssohn-Bartoldy.

Il disegno elegiaco e contemplativo del capolavoro beethoveniano ha generato un dialogo intimo tra orchestra e solista, dove quest’ultima ha esaltato la scrittura rarefatta del violino, con gli strumentisti attenti a non coprirla, dando in certi passaggi l’impressione di una certa timidezza. Ma invece era rispetto non solo per l’illustre interprete ma anche e soprattutto per la partitura, la cui intensa cantabilità e le cui atmosfere terse e raccolte rendono necessario un accompagnamento orchestrale non antagonistico.

Energica e incisiva l’interpretazione della sinfonia di Mendelssohn, dove inquietudine e malinconia si inseguono tra abbandoni lirici e frenesie ritmiche. Montanari qui esalta particolarmente gli archi scuri e l’intera sezione fiati (pregevole l’intervento del clarinetto nel secondo movimento, “vivace non troppo”). Un’esecuzione trascinante, calda e coinvolgente, che ha confermato Montanari come eccellente interprete non solo del repertorio barocco ma anche del sinfonismo ottocentesco.

Un bel modo di far capire al folto pubblico presente al Dal Verme che l’Orchestra de I Pomeriggi Musicali è determinata a fare la propria parte, una parte di primo piano, nel ricco panorama sinfonico milanese.


IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA STAGIONE 2025-26

L’81^ stagione dei Pomeriggi Musicali si apre con un’anteprima fuori abbonamento, giovedì 2 ottobre, affidata alla bacchetta di Diego Fasolis. con il Requiem K626 di Mozart. Il concerto inaugurale, in calendario giovedì 9 e sabato 11 ottobre, riunisce sul palco Louis Lortie e Alexander Lonquich, impegnati in un ricco programma per due pianoforti che intreccia Poulenc, Mozart e Buson. George Pehlivanian dirige il 16 e il 18 ottobre un programma che accosta il Concerto per violoncello op. 85 di Elgar e la Sinfonia n. 9“La Grande” di Schubert. Il 23 e 25 ottobre torna l’Orchestra di Padova e del Veneto guidata da Marco Angius per un progetto del celebre pianista Alessandro Taverna che esegue in un’unica serata l’integrale dei cinque Concerti per pianoforte e orchestra di Prokof’ev.

Si passa a novembre con il ritorno dei Virtuosi Italiani (giovedì 20 e sabato 22), guidati dal primo violino concertatore Alberto Martini: il programma spazia da Saint-Saëns e Chausson a Debussy, Milhaud e Bizet/Waxman. Il 18 dicembre il Concerto di Natale fuori abbonamento dedicato ai valzer degli Strauss, diretto da Alessandro Bonato.

Il 2026 si apre l’8 e il 10 gennaio nel segno di Mozart, con Bonato sul podio e il virtuoso Gennaro Cardaropoli al violino; in programma il Concerto per violino e orchestra n. 5 K219 e la Sinfonia n. 36 K425“Linz”.Il 22 e 24 gennaio Louis Lortie, in veste di concertatore al pianoforte, apre il ciclo dell’integrale dei concerti per pianoforte con il n. 16 K451 e il n. 23 K488, anticipandoli con il Rondò per pianoforte K.485. Il 29 e 31 gennaio Alessandro Cadario dirigerà un concerto che, accanto a pagine di Ravel, Stravinskij e Prokof’ev, si caratterizza per la presenza del pianista e compositore Dardust, che eseguirà una sua nuova Suite per pianoforte e orchestra, commissionata dai Pomeriggi Musicali.

Il ciclo mozartiano prosegue il 5 e 7 febbraio con Alexander Lonquich al pianoforte e alla direzione: in programma tre Concerti (K.238, K.246 “Lützow”, K.271 “Jeunehomme”) e il Rondò K.511. Il 12 e 14 febbraio la Stagione propone un evento speciale: la prima esecuzione assoluta dell’opera “Marina” di Umberto Giordano, in edizione critica. Vincenzo Milletarì dirige un cast che include Sonya Yoncheva, Freddie De Tommaso, Ernesto Petti e Mihai Damian. Ryan McAdams torna sul podio il 19 e 21 febbraio per il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 op. 1 di Rachmaninov eseguito da Mikhail Pletnëv, e poi per la Quarta Sinfonia di Brahms. Il 26 e 28 febbraio ancora Mozart con Louis Lortie: la Sonata K280 e i Concerti K413 e K467.

Il 5 e 7 marzo si apre una finestra sulla musica americana contemporanea con tre lavori di Mason Bates (due in prima italiana), diretti da McAdams con Shai Wosner al pianoforte e live electronics. Diego Fasolis torna il 12 e 14 marzo per dirigere la Messa in Do minore K427 di Mozart, con solisti di prestigio e il Coro della Radiotelevisione Svizzera. Il 19 e 21 marzo, Stefano Montanari dirige un programma schumanniano con Francesco Manara al violino. George Pehlivanian di nuovo sul podio il 26 e 28 marzo, guida l’orchestra attraverso un trittico che va da Dallapiccola (“Piccola musica notturna”) a Grieg (Peer Gynt, Suite n. 1), fino alla brillante “Shahrazād” di Rimskij-Korsakov.

Il 9 e 11 aprile, ancora Diego Fasolis per un concerto dedicato a Schubert, con il celebre baritono Matthias Goerne impegnato in una selezione di Lieder e nella Sinfonia n. 4 D417 “Tragica”. Il ciclo dei Concerti di Mozart prosegue il 16 e 18 aprile, con Louis Lortie che concertatore e solista propone la Fantasia K475 e i Concerti K414 e K491. Il 30 aprile e 2 maggio Alessandro Cadario dirige la prima assoluta di “Liza” di Carlo Galante, accanto alla Sinfonia “Tempora mutantur” di Haydn e al Concerto per violino di Beethoven con Rainer Honeck.

Il 7 e 9 maggio Alexander Lonquich propone la Sonata K310 e due Concerti di Mozart, il n. 13 in Do maggiore k415 e il celebre n. 20 k466. Il 14 e 16 maggio, sotto la direzione di Carlo Boccadoro, il violista Timothy Ridout interpreta “Purpura” di Filippo Del Corno, prima assoluta co-commissionata con l’Orchestra Haydn, in un programma che accosta poi la Sinfonia n. 44 K81 di Mozart con la Serenata n. 2 op. 16 di Brahms. Chiude la stagione, il 21 e 23 maggio, Ryan McAdams con Mikhail Pletnëv e due capisaldi del repertorio tardo-romantico: il Secondo Concerto di Rachmaninov e la Quinta Sinfonia di Čajkovskij.

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