Porta Vittoria, Coppola minaccia causa da 500 milioni contro Banco Popolare
La società Porta Vittoria Spa di Danilo Coppola ha citato il Banco Popolare "per i suoi gravi comportamenti tradotti nella privazione di consistenti valori patrimoniali nella società Porta Vittoria ed in altre Società da noi controllate", come recita una nota della stessa Spa. I fatti riguardano il progetto di sviluppo immobiliare a Milano su cui l'istituto ha chiesto il fallimento. Il comunicato prosegue: "Tali condotte hanno cagionato danni per oltre 500 milioni di euro sia alla Società scrivente che agli azionisti della stessa i quali, in questi giorni, presenteranno contro il Banco Popolare, attraverso luminari del diritto italiano, anche’essi una causa per risarcimento danni di oltre 500 milioni di euro. In caso di fusione tra il Banco Popolare e la Banca Popolare di Milano, come ipotizzato sulla stampa, quest’ultima per effetto trascinamento si ritroverà negli assett gli effetti della causa milionaria che verrà intentata nei confronti del Banco Popolare".
Secondo la tesi di Porta Vittoria spa, il Banco popolare avrebbe sottratto alla società ed agli azionisti "oltre 700 milioni di euro di patrimonio". Coppola accusa ancora il Banco Popolare di essere perfettamente a conoscenza "dell’acquisto della società Ipi Spa finanziando la famiglia Segre dietro preciso accordo con i vecchi azionisti di Ipi Spa che sarebbero, dopo qualche anno, dovuti divenire di nuovo proprietari della stessa".