Milano

"Porte di vetro": al centro Brera il nuovo libro di Procaccini

di redazione

Il nuovo libro di Giuseppe Procaccini: presentazione il 29 ottobre al centro Brera di Milano alla presenza di Lamorgese e Cancellieri

"Porte di vetro": al centro Brera il nuovo libro di Procaccini

Domani, martedì 29 ottobre 2024, alle ore 18.00, presso il Centro Brera in via Formentini 10, si terrà la presentazione di "Porte di vetro. Novelle intrecciate e tre intermezzi", il nuovo libro di Giuseppe Procaccini. L’evento, a ingresso libero, vedrà la partecipazione di ospiti illustri.

Accanto all’autore, interverranno il Prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, l’ex Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, oggi Consigliere di Stato, Gerardo Villanacci, Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, Annamaria Cancellieri, ex Ministro dell’Interno e della Giustizia, Luca Mantovani e il presidente del Centro Brera Stefano Carluccio.

Un romanzo che osserva l’animo umano attraverso “porte di vetro"

Già Capo di Gabinetto del Ministero dell'Interno, Giuseppe Procaccini, con “Porte di vetro” accompagna i lettori a scoprire cosa si cela dietro le mura di un condominio, mettendo in scena un’umanità complessa, variegata, fatta di segreti, piccole manie, drammi personali, affetti e sogni. Roma è il palcoscenico di queste vicende, ma l’ambientazione diventa quasi universale: una storia che potrebbe ripetersi ovunque, ovunque ci siano esseri umani con le loro piccole e grandi battaglie quotidiane.

Leopoldo, l’amministratore di condominio e la figura cardine della narrazione

Leopoldo, l’amministratore di condominio, è un personaggio apparentemente ordinario, un uomo contraddittorio e complesso che, trascorrendo le sue giornate nel condominio, incontra e osserva i suoi abitanti, ne conosce i segreti e i momenti di vulnerabilità. Attraverso i suoi occhi, il lettore è invitato a scoprire le diverse anime che popolano il palazzo, a confrontarsi con le loro paure e le loro speranze, e infine a cogliere lo stesso Leopoldo, che riflette su di sé, sul proprio passato e sul suo personale disagio di vivere. Il romanzo si articola in “intermezzi” che sospendono il flusso narrativo principale e consentono di riflettere sui pilastri dell’esistenza, arricchendo la lettura con piccoli racconti in forma di pièce teatrali, che mettono in risalto l’intensità drammatica delle vite descritte.

Un autore dal vissuto professionale ricco e intenso

Giuseppe Procaccini, nato a Napoli, ha costruito una carriera di alto profilo, toccando diversi ambiti delle istituzioni italiane. Dopo gli inizi in Questura a Genova e successivamente nelle Prefetture di Belluno e Rieti, è approdato alla Presidenza del Consiglio, ricoprendo ruoli di rilievo. Ha collaborato con Guido Carli al Ministero del Tesoro e partecipato a eventi storici come la presidenza italiana del 1990 e la firma del trattato di Maastricht. Esperto di diritto penale e docente, è stato Direttore della Scuola Superiore dell’Amministrazione e ha rappresentato l’Italia in ambiti internazionali, come l’ONU e il Consiglio Europeo, oltre a gestire programmi europei per la sicurezza e la legalità. Dopo aver ricoperto ruoli apicali come Vice Capo della Polizia e Capo del Dipartimento politiche delle Risorse, è stato per quasi cinque anni Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno.

Procaccini trasferisce nel suo romanzo, con ironia e malinconia, l’esperienza di una vita professionale lunga e intensa, rendendo i suoi personaggi vividi, i loro dialoghi taglienti e le loro emozioni profonde. La scrittura rivela un umorismo a tratti fatalista, dove ogni sorriso cela una riflessione amara, e ogni riga racconta qualcosa del vissuto di un autore che ha conosciuto le mille sfaccettature dell’animo umano.

 







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