Milano

Portello, Tatarella (Fi) all'attacco: "Troppa opacità: serve una commissione"

Sul Portello la battaglia legale tra Vitali, Comune e Fondazione Fiera potrebbe trasformarsi in battaglia politica. Tatarella (Fi): "Vogliamo una commissione"

"Avete proprio ragione, la politica dove è finita sul Portello?". Pietro Tatarella, recordman di preferenze in consiglio comunale di Milano, interviene su Affaritaliani.it in merito alla vicenda che vede opposti Vitali, il Comune e Fondazione Fiera. "Chiedo da subito una commissione urbanistica per discutere ed evitare quello che si prefigura come un Vietnam". L'INTERVISTA DI PIETRO TATARELLA

Pietro Tatarella, parliamo del Portello.
Avete proprio ragione nel chiedervi dove sia finita la politica.

Che cosa sta succedendo?
Sta succedendo che la giunta ha prima di tutto anestetizzato il dibattito politico sul tema. Non abbiamo mai discusso la vicenda del Portello dopo la rinuncia del Milan. C'è stata una prima fase dove la politica si confrontava, si dibatteva. Poi hanno deciso di silenziare il dibattito politico e di occuparsi della questione nelle segrete stanze della Fondazione e del Comune.

Sembra di capire che Vitali sia stato messo all'angolo.
Sì, ma nessuno ha capito che cosa stia succedendo, qual è il progetto e quali sono i problemi. Sto raccogliendo le firme per fare una commissione urbanistica per discutere del tema. Ma c'è opacità in questa vicenda, voglio dirlo chiaro. Quasi quasi rimpiango la De Cesaris...

Perché?
Quando c'era la De Cesaris era assessore volevano far passare addirittura un documento in consiglio comunale per dare un indirizzo, quindi dando la possibilità alla politica di esprimersi sul tema. Un po' come sugli scali: niente di vincolante, ovviamente, ma comunque importante perché serve dare un indirizzo politico a quella riqualificazione. Qui invece si è deciso di dare tutto il potere agli uffici. Non vorrei che far finire la vicenda alle carte bollate lasci quel quartiere senza sviluppo per anni.

Con il Milan invece il dibattito venne aperto.
Quando venne fuori l'ipotesi Milan c'era un grosso dibattito. Forse perché c'era l'antiberlusconismo militante.

fabio.massa@affaritaliani.it







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