"I volti della povertà in carcere": la presentazione del libro a Milano - Affaritaliani.it

Milano

"I volti della povertà in carcere": la presentazione del libro a Milano

Venerdì 4 aprile alle 17.30 presso la Fabbrica del Vapore la presentazione del libro "I volti della povertà in carcere" (Edizioni Dehoniane Bologna), di Matteo Pernaselci e Rossana Ruggiero

di redazione

"I volti della povertà in carcere": la presentazione del libro a Milano

Venerdì 4 aprile alle 17.30 presso la Fabbrica del Vapore la presentazione del libro "I volti della povertà in carcere" (Edizioni Dehoniane Bologna), di Matteo Pernaselci e Rossana Ruggiero

Gli autori saranno presenti e dialogheranno con Alessandro Giungi - Consigliere Comunale – Vicepresidente sottocommissione carceri); Adolfo Ceretti - Professore Ordinario di Criminologia – Università di Milano – Bicocca); Giacinto Siciliano - Provveditore di Lazio – Abruzzo – Molise; già Direttore Carcere di San Vittore;  Filippo Giordano - Professore di economia aziendale – Università LUMSA). Parteciperà anche l'attore Gianni Lillo

Durante l’evento saranno esposte dieci fotografie in bianco e nero, incorniciate e selezionate dal libro. Scattate all’interno del carcere di San Vittore, mostrano con forza e realismo luoghi, oggetti e volti che raccontano la povertà vissuta dietro le sbarre.

Le fotografie realizzate all'interno del carcere di San Vittore

Le fotografie in bianco e nero presenti nel volume – realizzate negli spazi autentici di San Vittore – accompagnano le testimonianze raccolte tra detenuti e operatori, restituendo uno sguardo crudo ma necessario sulla povertà che abita il carcere. Un'immersione diretta in una realtà spesso invisibile, fatta di fragilità sociali, mancanza di risorse, relazioni interrotte, emarginazione.

Entrare nel carcere, anche solo per un’ora, significa attraversare fisicamente lo spazio di cui il libro è testimonianza viva. Non si tratta semplicemente di una cornice suggestiva, ma di un’occasione rara per guardare da vicino ciò che spesso resta nascosto: la povertà umana, sociale e relazionale che il carcere concentra e restituisce con crudele chiarezza.

Le storie dei condannati e degli operatori raccolte da Rossana Ruggiero si riflettono nelle fotografie in bianco e nero ad opera di Matteo Pernaselci, che ne catturano gli oggetti e i luoghi e mostrano una povertà sociale e umana che non è più possibile ignorare. Tra le tante vicende quella di Berrich, infermiera tunisina arrivata in Italia per scappare dal primo matrimonio ora condannata per minacce dopo aver scoperto il tradimento del compagno, e Roberto, ragazzo di 23 anni di cui quattro già passati in carcere per reati commessi sotto l'effetto di sostanze che si prepara a tornare in libertà e a seguire la sua passione per la musica.

"La condanna peggiore è il non senso"

"La condanna peggiore è il non senso. Il carcere non è l’altro mondo in terra, il luogo dove vogliamo mandare la parte cattiva del nostro mondo, non può essere l’inferno ma, semmai, sempre il purgatorio. Il contrario dell’inferno non è il limbo, attesa senza speranza e quindi inutile indugio", scrive il cardinale Zuppi nella prefazione.

Il volume si apre con la testimonianza del direttore del carcere di San Vittore Giacinto Siciliano e contiene i contributi di Giuliano Crepaldi, Piero Di Domenicantonio e Andrea Monda.








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