Milano

Prelievo di ovuli, Antinori: "Io perseguitato peggio di Tortora"

Il ginecologo Severino Antinori a processo per presunto prelievo forzato di ovuli. Ai giornalisti: "Oggetto di un grave errore giudiziario"

"Sono oggetto di uno dei piu' gravi errori giudiziari degli ultimi 30 anni, peggio di Tortora. E' una persecuzione contro di me". Fuori dall'aula dell'udienza preliminare cominciata oggi dove e' imputato con l'accusa di avere prelevato con la forza degli ovuli a un'infermiera spagnola,  Severino Antinori si sfoga cosi' con i giornalisti e annuncia di avere intenzione di andare in Russia "quando sara' finita  questa storia". "Contro di me - ha proseguito - c'è una persecuzione, un complotto per punire migliaia di coppie italiane che si rivolgono alla fecondazione eterologa per avere un figlio".

Il gup Anna Magelli ha separato stamane la sua posizione da quella dei 4 coimputati: le segretarie Marilena Muzzolini e Bruna Balduzzi, l'anestesista della clinica Matris, dove e' avvenuto il prelievo di ovuli, Antonino Marciano', e Gianni Carabetta, coinvolto assieme a Antinori in un episodio di presunta estorsione nei confronti di una donna che si era sottoposta alla fecondazione assistita. Lo stralcio e' stato chiesto dai difensori dei 4 imputati per valutare eventuali riti alternativi e perche' gli atti relativi alla posizione di Marciano' sono stati depositati tardivamente. La strada processuale di Antinori prosegue dunque solitaria e in mattinata il ginecologo, che ha concesso lunghe interviste televisive, si fara' interrogare.







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