Prelievo ovuli, Antinori: "Io costretto a fare sesso con l'infermiera 24enne"
Il ginecologo Severino Antinori racconta la sua versione dei fatti sull'incontro con la giovane infermiera presunta vittima di prelievo forzoso di ovuli
"Ho conosciuto questa ragazza in un club a Siviglia. Notai subito da parte di lei una forte attrazione. Lei mi ha preso la mano e mi ha portato nella stanza dell'albergo. Io all'inizio ho rifiutato, poi ho ceduto, lei era insistente e mi sono sentito costretto a fare sesso con lei". Cosi' Severino Antinori racconta ai giudici l'incontro con la giovane infermiera spagnola presunta vittima di un prelievo forzoso di ovuli il 5 aprile 2016 alla clinica Matris di Milano. Rispondendo alle domande del pm Leonardo Nessi, il medico ha fornito ai giudici dell'ottava sezione penale del Tribunale di Milano una versione opposta rispetto a quella data dalla ragazza 24enne.
Nell'udienza del il 9 marzo scorso la presunta vittima spiego' che Antinori le chiese di avere un rapporto ma lei lo avrebbe rifiutato rispondendogli che era piu' vecchio di suo padre. Pochi giorni prima del presunto prelievo forzoso di ovuli, stando alle parole di Antinori, la giovane si sarebbe presentata all'hotel Marriot di Milano. "Si e' introdotta nella mia stanza dove ero con la mia compagna e mi ha tirato giu' i pantaloni. Io ero infuriato e l'ho cacciata via. In quell'occasione, sono spariti 700 euro e il mio rolex, lei era attratta dai rolex. A un certo punto - prosegue Antinori, sentito su richiesta della Procura - ha fatto una scenata napoletana. Si e' messa a piangere e mi ha detto che sua mamma stava morendo in Marocco (paese di cui e' originaria la giovane, ndr) e di darle qualcosa. Allora le ho dato duemila euro".
In seguito, sempre stando alla narrazione del ginecologo, la ragazza avrebbe insistito anche per essere sottoposta al prelievo di ovuli. "Io volevo mandarla via ma lei ci ha tampinati, tornava sempre, ho detto anche alle mie segretarie di mandarla via. Siamo stati turlupinati da lei". Il giorno dell'operazione, l'infermiera, prosegue Antinori, "era tranquilla" e "quando si e' svegliata l'unica sua preoccupazione e' che non ha trovato il telefono nella borsa che, diceva, le serviva per chiamare la mamma".