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Milano
Premafin, Ligresti condannato a 5 anni e 100mila euro di multa

Premafin, il Tribunale di Milano condanna a 5 anni di carcere Salvatore Ligresti


Il Tribunale di Milano ha condannato a 5 anni di carcere e 100mila euro di multa Salvatore Ligresti, imputato per manipolazione del mercato sui titoli Premafin. Condannati rispettivamente a 4 anni e 80mila euro di multa e a 3 anni e 60mila euro anche gli ex immobiliaristi Giancarlo de Filippo e Niccolo' Lucchini. Gli imputati dovranno versare alla Consob un risarcimento di 250mila euro per il danno non patrimoniale.

Confiscate le azioni Unipol-Sai


ll Tribunale di Milano ha anche disposto la confisca delle azioni Unipol - Sai sequestrate durante le indagini. "Attendiamo di leggere le motivazioni - commenta il difensore di Salvatore Ligresti, l'avvocato Gian Luigi Tizzoni - e valuteremo se proporre appello. Sara' importante capire come il Tribunale ha valutato il quadro indiziario proposto dalla pubblica accusa che, a nostro avviso, si reggeva su presunzioni e non su elementi oggettivi". Al centro del processo c'erano una serie di operazioni effettuate da due trust esteri su titoli Premafin (la holding attraverso la quale la famiglia Ligresti controllava Fondiaria-Sai), realizzate nel periodo tra il 2 novembre 2009 e il 16 settembre 2010, e che sarebbero state finalizzate a tenere alto il prezzo dei titoli della societa' all'epoca dei fatti quotata.

Secondo l'ipotesi accusatoria, Ligresti aveva tutto l'interesse a mantenere alto il prezzo delle azioni Premafin dal momento che erano gli asset che le holding della famiglia, Imco e Sinergia, avevano dato come garanzia per i loro debiti. Inoltre, l'ingegnere di Paterno', che ha 85 anni, non voleva correre il rischio di vedere diluita la sua quota in Premafin per non perderne il controllo. Il processo, iniziato dal pm Luigi Orsi prima del suo trasferimento a Roma in Cassazione, verteva su operazioni realizzate attraverso due trust con sede alle Bahamas, dietro le quali per la Consob c'era sempre Salvatore Ligresti. Giancarlo de Filippo risulta essere il trustee del fondo Heritage e l'asset manager dell'altro veicolo coinvolto, mentre Lucchini e' imputato in quanto considerato colui che ha ricevuto il mandato a operare sul titolo Premafin. La difesa di Salvatore Ligresti aveva chiesto l'assoluzione "perche' il fatto non sussiste o per non aver commesso il fatto". Richieste analoghe erano arrivate anche dalle difese degli altri due imputati. Le motivazioni arriveranno tra 90 giorni.

 

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