Milano

Prima alla Scala: manifestazione di centri sociali e sindacati per i curdi

Prima alla scala: la manifestazione del 7 dicembre di sindacati di base e centri sociali dedicata alla questione curda

Prima alla Scala: centri sociali e sindacati per i curdi

Anche i centri sociali protagonisti come da tradizione per la Prima della Scala di sabato 7 dicembre: davanti a Palazzo Marino in scena la manifestazione assieme ai sindacati di base a partire dal pomeriggio, con flash mob e  presidio  con  hashtag  #stop-warnotpeople e #standuprojava saranno dedicati alla questione curda  e  all’offensiva  della  Turchia di Erdogan nella zona della Rojava. L’iniziativa si è svolta al di là dell’area transennata che delimiterà la zona rossa, presidiata come le vie di accesso alla Scala da agenti e carabinieri muniti di metal detector.  Qualche decina di antagonisti del centro sociale 'Il Cantiere' hanno manifestato realizzando una performance per porre l'attenzione sul conflitto in Rojava. Un gruppo di persone, chiuse in un recinto, ha simulato il bombardamento (grazie ad effetti sonori) e la morte di alcuni civili.

Ma ci sono stati altri presidi regolarmente preavvisati. In particolare, un presidio organizzato dalla Confederazione Unitaria Di Base - CUB, in segno di protesta contro la kermesse, e un presidio indetto dai lavoratori della societa' Auchan, a sostegno della vertenza occupazionale in atto". Davanti alla sede del Comune di Milano altri manifestanti hanno deposto simbolicamente tute da lavoro bianche imbrattate di rosso, con la scritta "Morto per inquinamento". 

La Questura: dispositivi di sicurezza rafforzati

La presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della presidente del Senato Maria Elisabetta ALberti Casellati e della ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, oltre alla folla prevista in Galleria davanti al maxischermo e alle manifestazioni organizzate nella zona della Scala hanno reso necessario un dispositivo di sicurezza rafforzato per l'appuntamento della Prima di Sant'Ambrogio. Come informa una nota, "il Questore di Milano Sergio Bracco ha emanato un'ordinanza con cui e' stato previsto un articolato dispositivo di vigilanza e controllo con l'impiego di un consistente numero di uomini"

 "Come da tradizione, l'opera verra' trasmessa su un maxischermo collocato in corrispondenza dell'ottagono, in Galleria Vittorio Emanuele II, dove e' stimata la presenza di numeroso pubblico. Sara' presente anche "personale altamente qualificato della Digos in ogni area interessata, sia all'interno che all'esterno del teatro, per prevenire e contrastare eventuali attivita' di contestazione ed eversive". E' inoltre previsto "un adeguato servizio di scorte per assicurare la tutela delle personalita'". "A tutti i servizi - spiega ancora la Questura - concorrera' l'Arma dei Carabinieri con le sue articolazioni, nonche' la Guardia di Finanza", mentre anche "la Polizia Locale, il 118 e i Vigili del Fuoco hanno pianificato parallelamente i dispositivi di rispettiva competenza per garantire il regolare svolgimento degli eventi". In tutti i punti sensibili, preannuncia la Polizia, "saranno effettuate ispezioni e bonifiche e il personale in abiti civili e in uniforme assicurera' la vigilanza all'esterno e all'interno del teatro procedendo a capillari controlli sulle persone", mentre "l'area interessata sara' delimitata e controllata ad ampio raggio per prevenire ulteriori estemporanee iniziative di contestazione nonche' per impedire l'accesso a mezzi non autorizzati. Ai partecipanti all'evento sara' consentito l'ingresso attraverso un corridoio appositamente predisposto, anche esso adeguatamente controllato".








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