Prima alla Scala, Mattarella sul palco reale per l'Attila. Ma c'è chi protesta
Il presidente della Repubblica sarà a Milano per l'ìnaugurazione della stazione lirica. È la prima volta da quando è stato eletto.
Prima alla Scala: ci sarà anche Mattarella
Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà al teatro alla Scala di Milano, il prossimo 7 dicembre, per assistere alla Prima di Attila, l'opera di Giuseppe Verdi che inaugura la stagione lirica 2018-19, con la direzione di Riccardo Chailly e la regia di Davide Livermore.
La conferma arriva dopo un'attesa durata due anni, da quando è stato eletto, nel febbraio del 2015. L'anno scorso l'assenza del capo dello Stato era motivata da una missione in Portogallo, mentre due anni fa, fu la crisi di governo a trattenerlo a Roma.
Questa volta la conferma c'è. Il presidente, venerdì 7, sarà Prima a Rimini alla comunità di Don Oreste Benzi, e poi si sposterà a Milano dove è atteso nel palco reale del Piermarini. In realtà Mattarella qui già venne, nel marzo del 2017 in occasione delle celebrazioni del 150 anniversario della nascita di Arturo Toscanini.
Ma la Prima, si sa, è un'altra cosa, per dirla come il sovrintendente Alexander Pereira, "è la serata più importante dell'opera lirica al mondo". Tra gli ospiti della Prima scaligera si dà quasi per certa la presenza anche del vicepremier Matteo Salvini. Ma questo si vedrà.
Intanto Milano si sta preparando affinché l'opera sia 'godibile' da quante più persone è possibile con "La Prima diffusa". L'iniziativa, promossa dal Comune di Milano con Edison, che porterà la Prima in quasi 40 luoghi della città, dall'Ottagono al carcere di San Vittore.
Scala: sindaco bergamasca, censurate Attila, via scena blasfema
na scena di Attila, l'opera di Giuseppe Verdi che il 7 dicembre dara' il via alla stagione 2018-2019 del teatro alla Scala di Milano "e' raccapricciante e blasfema". Questo secondo il sindaco di Cenate Sotto (Bergamo) Giosue' Berbenni, che ha scritto alla Sovrintendenza del teatro chiedendo che venisse 'tagliata' perche' ritenuta "molto spinta".
"Sono credente - ha spiegato il primo cittadino - e ci tengo che ci sia rispetto". Berbenni, laureato in legge ma anche musicista organista diplomato al Conservatorio, ha chiesto al Sovrintendente Alexander Pereira di eliminare la "scena blasfema" dove viene rappresentato un bordello e in cui una donna prende la statua della Vergine Maria e la scaraventa a terra. "Con la lettera - ha chiuso il sindaco - chiedo in qualita' di credente che questa scena blasfema contro l'Immacolata e contro la cristianita', venga tolta. A mio avviso il Teatro alla Scala non merita questa blasfemia, cosi' come non la meritano Giuseppe Verdi e tutta l'Italia".
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