Milano
Prima della Scala, 13 minuti di applausi ma qualche buu per la regia. FOTO
Al Teatro alla Scala di Milano si è conclusa la “Prima” del Don Carlo di Verdi. Pertusi ha proseguito nonostante il mal di gola. Il grido "No al fascismo"
Prima della Scala con il Don Carlo di Verdi: 13 minuti di applausi
Al Teatro alla Scala di Milano la “prima” del Don Carlo di Giuseppe Verdi, nella versione in quattro atti in lingua italiana che ebbe la sua prima rappresentazione proprio alla Scala nel 1884, e che inaugura la stagione 2023-2024. Lo spettacolo si è concluso alle 22.16. Tredici minuti di applausi hanno salutato la fine dell'opera. Ma dal loggione si sono sentiti anche alcuni Buu all'indirizzo della regia.
Prima, problemi alla gola per il basso Pertusi, che ha continuato a cantare
"Michele Pertusi è stato vittima improvvisamente di un problema di salute alla gola. Andrà avanti con la recita con molto coraggio ma avrà bisogno del vostro appoggio": così il sovrintendente della Scala Dominique Meyer ha annunciato prima che si alzasse il sipario sul terzo e quarto atto del Don Carlo che il basso parmigiano avrebbe continuato nonostante le difficoltà ad interpretare il ruolo di Filippo II.
Don Carlo: una Prima contrassegnata dalle polemiche
Solo l'ultimo di una serie di ostacoli che hanno condotto alla Prima. Come ricostruisce Ansa, c'è stata l'assenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che non ha potuto presenziare: al suo posto la senatrice a vita Liliana Segre, accomodata accanto al sindaco Giuseppe Sala, e vicino al presidente del Senato Ignazio La Russa. Inusuali le urla partite dal loggione, 'No al fascismo' prima dell'inno di Mameli e 'Viva l'Italia antifascista' dopo. E poi ieri il no dei rappresentanti di Cgil e Anpi della Scala a un saluto istituzionale con La Russa, che questa sera non è sceso, come solitamente avviene, nei camerini per salutare gli artisti. Sono andati solamente il sindaco e il sovrintendente Dominique Meyer insieme al ministro Gennaro Sangiuliano e il sottosegretario Gianmarco Mazzi a complimentarsi con il maestro Chailly. Diverse le donne vestite di rosso per dare un segnale contro la violenza di genere.
Prima: La Russa, Salvini, Segre, Sala e Fontana sul palco d'onore
A rappresentare il Governo c’erano dunque il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini. Presenti anche, tra gli altri, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e la senatrice a vita Liliana Segre ( sul palco d'onore dopo le polemiche dei giorni scorsi).
Don Carlo: un cast stellare
Sul podio il direttore musicale Riccardo Chailly, alla sua decima inaugurazione di stagione. In scena Anna Netrebko (Elisabetta di Valois) e Francesco Meli (Don Carlo) che raggiungono le sei inaugurazioni ciascuno, e Luca Salsi (Rodrigo, Marchese di Posa) alla quarta. Lo spettacolo è firmato da Lluis Pasqual, già assistente di Giorgio Strehler a Milano e fondatore del Teatre Lliure di Barcellona che alla Scala aveva già realizzato Gianni Schicchi nel 1996 e La donna del lago nel 2011. Le scene sono di Daniel Bianco, i costumi del premio Oscar Franca Squarciapino.
DON CARLO ALLA SCALA: COMMENTI E REAZIONI
Scala, Bolle: opera bellissima anche se non c'è grande movimento
"Non c'è grande movimento in scena ma l'opera è bellissima": così il ballerino Roberto Bolle al primo intervallo della Prima della Scala. "Primo intervallo bello, con un allestimento elegante che è un piacere da vedere - ha aggiunto - le scene bellissime e gli interpreti straordinari".
Meyer, opera lirica è un bene per tutti nel mondo
"La lirica e' diventata un veicolo fantastico per far conoscere e amare la lingua e la cultura italiana nel mondo intero. Grazie a questo riconoscimento siamo ancora piu' sicuri, ma lo sapevamo gia', che l'opera lirica e' un bene per tutti nel mondo, per tutti quelli che amano il canto italiano e anche l'opera italiana". Lo ha detto il sovrintendente Dominique Meyer, prendendo la parola prima dell'inizio della Prima del Don Carlo, che questa sera inaugura la stagione, commentando la decisione dell'Unesco che ha "inserito ufficialmente la pratica del canto lirico in Italia nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'Unesco". "Stasera abbiamo un esempio favoloso che e' il Don Carlo di Verdi" ha aggiunto. "Si e' parlato di tutt'altro in questi ultimi giorni, adesso siamo felici di presentare questo Don Carlo - ha sottolineato - che e' una delle piu' belle opere italiane, e' molto difficile. Richiede cantanti di grande livello internazionale. E sono tutti qua. Spero che stasera potremo festeggiare insieme - vedo tutti i miei colleghi e altri direttore di teatro italiano che saluto - questa bella notizia che ci ha dato l'Unesco".
Prima, Segre: mi manca Mattarella, è come un fratello
"Mi manca Mattarella. Io non ho fratelli né sorelle ma gli voglio bene come a un fratello": così la senatrice a vita Liliana Segre parlando della Prima della Scala, a cui assiste seduta al posto che solitamente spetta al Capo dello Stato. La serata "mi piace moltissimo. Sono una habituée della Scala, andavo in loggione e pian piano sono scesa fino alla platea" aggiunge. Quest'anno "gentilmente - conclude - il sindaco e La Russa mi hanno chiesto di venire nel palco reale. Mi manca Mattarella. Mi invitava sempre nel palco reale durante gli intervalli. Io non ho fratelli né sorelle ma gli voglio bene come a un fratello".
Segre: da ricordare che sono partita dal loggione. La Russa: serata di musica
"Sono una abbonata della Scala, sono partita dal loggione e questo è un bel punto da ricordare": così ha detto la senatrice a vita Liliana Segre arrivando in teatro dove siederà nel palco reale. "Mi aspetto una grande serata di musica": è quanto ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa all'ANSA alla Scala per la prima. Alla fine, vince sempre la Scala. Più forte delle polemiche e delle provocazioni, il nostro Teatro, soprattutto nella giornata di Sant'Ambrogio, si eleva su tutto e con la sua maestosità si impone come eccellenza lombarda di cui tutti gli Italiani vanno fieri". Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
Ornella Vanoni boccia il Don Carlo: "Dura troppo"
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