di Fabio Massa
21.12/ ATTESA PER I DATI DEI SEGGI DI SABATO - Grande attesa per l'esito dello scrutinio relativo ai sette seggi aperti nella giornata di sabato, ognuno dei quali vale circa mille voti. Ma le previsioni parlano di un consolidamento della situazione attuale, che vede Giuseppe Sala attorno al 40% con Francesca Balzani staccata di almeno 6 punti percentuali e a seguire Pierfrancesco Majorino.
20.50/ CRUCIALI I "VOTI CINESI"? - Data la forchetta ridotta che sembra separare i due principali contendenti Giuseppe Sala e Francesca Balzani, potrebbe rivelarsi decisivo l'apporto in termini di voti assoluti da parte dei votanti stranieri. Se così fosse, si aprirebbe la bagarre.
20.40/ I PRIMI DATI UFFICIALI - Giuseppe Sala 1431 voti (39,90%), Francesca Balzani 1193 (33,26%), Pierfrancesco Majorino 932, Antonio Iannetta 30
20.35/ GELMINI: "A GIUGNO SCELTA DIVERSA" - Mariastella Gelmini, coordinatrice regionale di Forza Italia, commenta i dati sull'affluenza: "Balletto sui numeri, ma l'affluenza non è sembrata così travolgente. Prendiamo atto delle cifre sui votanti, ma il Pd non è il Ministero degli Interni. Tanti i cinesi ai seggi. A giugno però i milanesi faranno una scelta diversa".
20.32/ ANTEPRIMA AFFARI - I primi seggi scrutinati vedono Giuseppe Sala avanti con 108 preferenze, poi Francesca Balzani a 91, Pierfrancesco Majorino a 79 e Antonio Iannetta con 3 voti
20.30/ SENTIMENT PD - Secondo le prime stime dei democratici la forbice tra Beppe Sala e Francesca Balzani potrebbe essere più larga di quanto annunciato dall'exit poll di Unimi e assestarsi attorno ai dieci punti percentuali, con il manager di Expo comunque sotto il 50%. In vista grandi riflessioni sulla percentuale di Pierfrancesco Majorino: in base a quello che sarà il suo risultato finale potrebbe aprirsi ex post una vera e propria resa dei conti a sinistra.
20.20/ AFFLUENZA ATTORNO AI 60MILA VOTANTI - Manca ancor al'ufficialità sul numero dei votanti, che secondo i conti del Pd potrebbe attestarsi attorno alle 60mila unità: "Sarebbe un ottimo risultato". Si conferma il dato del 4 per cento di stranieri votanti. "Il Comitato delle Primarie - si legge in una nota - rende noto che alle ore 18,30 la percentuale di votanti stranieri e' in linea con il dato comunicato ieri".
20.00/ EXIT POLL UNIMI: SALA DAVANTI A BALZANI - Urne chiuse, l'indagine campione di Unimi dice: Giuseppe Sala 39-42%, Francesca Balzani 32-35%, Pierfrancesco Majorino 23-26%, Antonio Iannetta 0-2%
19.15/ IL GIALLO DEI DUE EXIT POLL - Secondo rumors sarebbero già in circolazione due distinti exit poll sull'esito delle primarie, uno in possesso di Francesca Balzani e del suo staff, l'altro a cura dell'Università degli Studi di Milano.
19.00/ ALLE 16 41.420 VOTANTI - La pioggia non sembra fermare il popolo del centrosinistra milanese che oggi e' andato a votare in uno dei 150 seggi allestiti in citta'. Alle 16, sono 41.420 gli elettori che hanno espresso una preferenza per uno dei 4 nomi in lizza per la corsa a palazzo Marino: il manager Giuseppe Sala, il vice sindaco e assessore al bilancio Francesca Balzani, l'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino e l'outsider Antonio Iannetta. In questa seconda giornata di primarie, l'affluenza, al momento, e' simile a quella di cinque anni fa, quando a fine giornata votarono in 67mila, decretando la vittoria di Giuliano Pisapia. Le urne chiuderanno alle 20, poi si potranno attendere i risultati dello spoglio e la proclamazione del candidato vincitore delle primarie al Teatro Elfo Puccini.
13.15/ SCINTILLE GRILLO-RENZI SUI "VOTI CINESI" - Il popolo del Centrosinistra milanese torna alle urne in una giornata di forte pioggia per la seconda tornata di primarie, e a tenere banco è ancora la polemica sulla partecipazione della comunità cinese al voto. Con Grillo che attacca e Renzi che a stretto giro replica. "Le primarie del Pd sono taroccate" tuona il leader del M5S, in difficoltà dopo il dietrofront sul disegno di legge delle unioni civili sul quale lascia ora ai suoi libertà di coscienza. Facile parlare per "chi fa le primarie con 50 clic", ribatte il presidente del Consiglio. "Hanno sempre da ridire sulle nostre primarie - dice Renzi - quelli che mandano cinquanta persone a fare clic. Si lamentano delle nostre primarie con migliaia di persone, siamo gli unici - sottolinea - ad avere il coraggio a farle. Gli altri si mettono a fondo campo e parlano".
L'obiettivo per il centrosinistra è bissare il 67mila delle consultazioni del trionfo di Pisapia. Ai nove seggi speciali tenuti aperti sabato si sono presentate 7.750 persone. Per gli amanti delle statistiche: il 49 per cento maschi e per il 51 per cento femmine, il 7 per cento dei votanti giovani under 30, il 4 per cento stranieri. In alcuni seggi ci sono stati anche quaranta minuti di fila al mattino.
Anche quella di sabato è stata una giornata, comunque, condita dalle polemiche sui social network. Soprattutto perché, per la prima volta, la comunità cinese ha partecipato attivamente alla consultazione. Con centinaia di votanti che si sono presentati ai seggi con in testa un voto ben preciso, quello per Sala. Nella zona di via Sarpi, la Chinatown di Milano, è stato montato anche un gazebo, con scritte in cinese e in italiano per spiegare le modalità di voto, dove si trovano i seggi e quali sono i candidati. In zona 8 e 9 ci sono state le percentuali più alte di voto per gli stranieri, con il 10 per cento del totale.
"Siamo stati e saremo tutti impegnati nella massima vigilanza", assicura la segretaria di Sel Anita Pirovano. Per il segretario del Pd Pietro Bussolati c'è stato un "clima di correttezza e regolarità ovunque". Matteo Salvini sarcastico: "File di cinesi, molti dei quali intervistati dalle tivù non parlano neanche italiano, votano il renziano Sala alle primarie Pd per Milano. Che pena, povera Milano e povera sinistra". Alla fine però sono dovute intervenire anche alcune associazioni di stranieri con un comunicato congiunto: "Le comunità di Milano sono orgogliose di promuovere la partecipazione al voto per le primarie: è questo un primo importante passo per essere soggetti attivi nel processo democratico di partecipazione politica". Tra i votanti - altro spunto polemico dell'antipasto del sabato - c'è stato anche il voto di Mattia Malgara, membro del direttivo di Forza Italia fino al novembre del 2014. "Mi piace Sala, è il candidato della città che vorrei".