Milano
Primarie, l’outsider Caputo: “Con Fiano e Majo ormai la campagna è iniziata”. L’intervista

di Fabio Massa
Roberto Caputo, ormai siete in tre. Lei era partito con molto anticipo, ora ci si mette Fiano. E giovedì tocca a Majorino…
Ormai si deve parlare di primarie già partite. Le persone hanno fatto questa scelta, stanno proponendo soluzioni per la città e quindi evidentemente si ragiona già per il 2016 e quindi di candidature. Poi che cosa succedere nel Pd nazionale lo vedremo, ma a Milano il dibattito è iniziato.
Lei è un outsider: si sente messo all’angolo da Fiano e Majorino?
Assolutamente no. Chiaramente loro hanno potenzialità più elevate delle mie. Io esprimo però un pezzo di storia di questa città, rappresento alcune idee che effettivamente non ho ancora visto uscire dalle proposte degli altri candidati. La mia è una battaglia di idee. Non mi metto a competere sugli organigrammi e sugli eventi. Io lavorerò sui social, e batterò il marciapiede delle periferie.
Chi le piace di più: Fiano o Majorino?
Non è un problema di piacere. Mi confronterò con le loro proposte. Mi interessano solo le proposte. Sono due persone valide. Molto valide.
Se arrivasse un nome calato dall’alto che cosa succederebbe?
Anche se arrivasse un nome eclatante bisognerebbe comunque confrontarsi. A questo punto credo che sarebbe difficile evitare le primarie. Sarebbe un po’ come smentirsi e smentire il dna del Pd. Io capisco quel che ha detto Guerini: in alcuni comuni le primarie non sono state positive. Quindi è giusto che non siano un dogma. La mia preoccupazione oggi è che gli 11 saggi non scelgano un percorso burocratico, ovvero di regole strette e rigide, ma facciano un ragionamento politico. C’è una bella differenza tra il 2011 e il 2016: dobbiamo aprire il più possibile.
Per lei la continuità con Pisapia è un valore? E’ un plus?
Pisapia ha svolto una funzione di cambiamento. Vorrei andare un po’ più in là, riprendere le vecchie tradizioni socialiste, e quindi ripartire dalle periferie con il mio slogan: “Milano bella, bella periferia”.
@FabioAMassa