Milano

"Primarie prima dell'estate". Majorino lancia le Regionali

di Fabio Massa

Majorino sulle elezioni regionali 2023 in Lombardia: "Serve mettersi in modo velocemente. Le primarie fanno sempre bene", ma non si sbilancia sui nomi

"Primarie prima dell'estate", Majorino lancia le Regionali

Primarie, anche prima dell'estate. Pierfrancesco Majorino, europarlamentare del Partito Democratico e uno dei politici più influenti a Milano e in Lombardia, traccia la linea su Affaritaliani.it Milano in vista delle Regionali del prossimo anni. E non manca di tirare una stilettata a Salvini: "Perché non ha pensato di cacciare Savoini? Forse che l'entourage di Putin lo tiene in pugno e non lo rende libero di mostrare più indipendenza?"

Pierfrancesco Majorino, ieri nel caso Savoini la maggioranza in Regione è andata sotto.
Io credo che la cosa grave, anzi molto grave, sia che la Lega non ha mai chiarito quali sono i suoi rapporti con la Russia di Putin. Savoini è l'espressione di un tentativo chiarissimo di interferenza di Putin in Europa. L'abbiamo denunciato dal Parlamento Europeo con la commissione INGE, e oggi torniamo in aula per discutere dei legami tra l'estrema destra e Putin. La Lega di Salvini - e preciso Salvini perché sono convinto che altri leghisti non c'entrino niente - non ha ammesso l'errore di valutazione, e non ha pensato di cacciare gente come Savoini. Perché accade questo? Non vorrei che l'entourage di Putin tenesse in pugno Salvini e non lo rendesse libero di mostrare più indipendenza.

Passiamo a questioni più locali. Tra poco si voterà in comuni importanti come Sesto San Giovanni e per il referendum.
L'appuntamento delle amministrative è importante. Dobbiamo fare di tutto per riuscire a portare a casa il maggior numero di risultati positivi. Sesto San Giovanni penso che meriti un sindaco decisamente migliore dell'attuale, che è bravo a chiacchierare ma mi pare molto inefficace per affrontare alcuni temi che sono presenti a Sesto e in particolare quelli legati al lavoro e alla casa. Dovremo dare il massimo. Io penso che sia una tappa di avvicinamento non solo alle politiche ma anche alle regionali.

E sul referendum?
Io sogno un Paese nel quale un giorno non useremo il tema della giustizia come una clava, da una parte e dall'altra. Mi auguro una grande pacificazione complessiva. Non mi appassiona il derby tra ipergarantismo e giustizialismo. Detto questo mi spiace che non ci siano referendum su cannabis e fine vita assistito, che avrebbero dato uno scossone a un parlamento immobile. Spero che l'ultimo scampolo di legislatura ci sorprenda, ma sono preoccupato.

Arriviamo alle Regionali. Primarie?
Le primarie fanno sempre bene. Sono una bellissima occasione di partecipazione popolare. Se organizzate per tempo e non frettolosamente, sono un modo tramite il quale discutere, ragionare, produrre idee. A Milano ci hanno sempre fatto bene, hanno rafforzato sia Pisapia che Sala. Sono anche un'opportunità per consolidare una rete di persone che poi diventa una rete di sostenitori nella partita vera che è quella elettorale. Nonostante tutti i limiti, ritengo le primarie un bello strumento. Soprattutto credo che ci sia una consapevolezza che ci deve animare: farle bene e presto, per mettere in campo una squadra alternativa alla destra. A partire dal candidato alla presidenza. Sono davvero convinto che possiamo farcela, al di là della formula di rito. I lombardi vogliono una regione vicina alle persone invece di un palazzo burocratico che non permette di aiutare la Lombardia a ripartire. Questa maggioranza non sostiene come dovrebbe la Lombardia nel suo percorso di rilancio e di ricostruzione. Il fatto che non ci sia la minima trasparenza nell'utilizzo dei fondi Pnrr a disposizione del territorio lombardo, tantissimi, penso che sia una gravissima e ulteriore responsabilità dopo i disastri fatti nella sanità.

Domanda secca: primarie anche se ci fosse Beppe Sala in campo?
Io penso che le primarie servano sempre.

Entro quando andrebbero fatte le primarie?
L'ideale sarebbe entro l'estate, una mediazione sarebbe farle a settembre. E aggiungo: con dentro tutti. Bisogna costruire l'alleanza più ampia possibile, c'è un turno unico, bisogna evitare di avere più candidature nell'ambito di chi vuole mandare via la destra.

Anche Renzi e Calenda?
Ci mancherebbe, sicuramente.

Nomi di partecipanti alle Primarie?
Ovviamente non ne faccio, ma sono convinto che possano essercene molti. E' sbagliato rappresentare il centrosinistra come privo di figure autorevoli sui nostri territori e proprio per questo le primarie aiutano a consolidare le figure pubbliche. Ci sono nelle istituzioni e nella società civile figure forti, donne e uomini. Per questo bisogna mettersi in moto velocemente.

fabio.massa@affaritaliani.it

 

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