Milano
Primario arrestato: favorì una multinazionale per far assumere il figlio
E' stato messo agli arresti domiciliari l'ex primario dell'ospedale di Magenta, Giuliano Sarro, gia' al centro di un'indagine del giugno scorso per corruzione
Primario del Milanese arrestato: favorì una multinazionale per far assumere il figlio
E' stato messo agli arresti domiciliari l'ex primario dell'ospedale di Magenta, Giuliano Sarro, gia' al centro di un'indagine del giugno scorso per corruzione e turbata liberta' nella scelta del contraente: secondo quanto ricostruito dai pm e dai finanzieri del Nucleo polizia economico finanziaria di Milano, aveva favorito la multinazionale sanitaria "Applied Medical Distribution" in cambio dell'assunzione del figlio. I finanzieri hanno eseguito in mattinata un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip Livio Antonello Cristofano, proprio nei confronti del dirigente medico, e direttore della Chirurgia Generale dell'ospedale magentino. A coordinare le indagini sono stati l'Aggiunto Maurizio Romanelli e il pm Giovanni Polizzi.
In base a quanto ricostruito, una gara indetta dall'Asst Ovest milanese per la fornitura in comodato d'uso gratuito di "sistemi bipolari", cioe' apparecchi biomedicali, e dei relativi materiali di consumo, era stata 'truccato' dall'intervento del primario a vantaggio della multinazionale con sede nei Paesi Bassi, e a svantaggio dei concorrenti. - Le indagini hanno permesso di ricostruire anche che Sarro aveva presentato la societa' ai responsabili di altre strutture sanitarie, in modo che i presidi medici venissero pubblicizzati e distribuiti proprio dal figlio. In un'altra occasione, emersa nell'inchiesta, Sarro avrebbe 'passato' un paziente alla figlia che lo avrebbe visitato a pagamento all'interno dell'ospedale: per questo e' anche indagato per abuso d'ufficio. Quanto alla "Applied Medical Distribution" e alla responsabilita' amministrativa degli enti, la societa' estera e' indagata per corruzione, a causa della mancata adozione di modelli di organizzazione e gestione, idonei a prevenire la commissione dei fatti illeciti (legge 231 sulla responsabilita' degli enti). Uno dei suoi manager, indagato, sarebbe stato a conoscenza del sistema e lo avrebbe favorito. Il gip Cristofano si e' riservato inoltre di decidere sull'applicazione della misura interdittiva del divieto di contrattare con la Pa proprio nei confronti della ditta sanitaria. Sono in corso perquisizioni nelle province di Milano, Pavia e Treviso.