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Primavera dell'arte a Milano, tra Brera, Palazzo Reale, Statale e Miart- Foto -
SIMBOLISMO: UNA GRANDE MOSTRA DI PALAZZO REALE - Saremo pur fatti della materia di cui sono fatti i sogni (W. Shakespeare).
Saremo stati attratti dai Fiori del Male di Baudelaire (un secolo e oltre dopo che li scrisse, molti anni dopo la fisiologica depressione adolescenziale).
Saremo sconvolti dall'ansia di futuro e progresso tanto e come gli Odillon Redon, Gaetano Previati, Victor Prouvé, Albert von Keller, Fernand Khnopff, Gustave Moreau, Gustave Cortois, Max Klinger, Giorgio Kienerk, Vittorio Zecchini, Giovanni Segantini... tra alcuni degli autori di mostra. In un perfetto contrasto con l'aspirazione all'estetica e alla bellezza pura, piatta, di linee e anima del commercio allestita nella mostra dedicata a Mucha, nelle adiacenti sale di Palazzo Reale vanno di scena le opere di almeno un ventennio di ansia e introspezione, gioco tra incubo e sogno, voluttà e morte, lussuria e prospettive escatologiche, eros e tanatos, complementari corrisposti e indispensabili rovesci di una medaglia che si chiama vita personale, storia dell'uomo e dell'arte. Oltre cento dipinti, di cui alcuni inediti per il nostro Paese; oltre 2.000 mq di superficie espositiva e 24 sale site al piano nobile di Palazzo Reale di Milano, numerosissimi gli autori (ci sono persino scatti dal laboratorio di Nadar da cui ha avuto origine l'Impressionismo). Cardine e leit motiv, la donna e la sua doppia valenza: sensuale Medusa, ombra della morte, strumento del piacere, veicolo di decadimento e di morte, fulcro di un turbine di polvere, languida aguzzina a cui sono incatenate figure scheletriche, sogno di anime dannate, a rossa esanime e persino crocefissa; angelica, amor sacro e profana, strumento di redenzione, Neiade, Sfinge, sirena ingannatrice o ammaliatrice, amante sulla spiaccia, istante del sogno di anime dannate, notturno dell'anima e sua aspirazione al bene. Sulle note di Wagner e le parole di Charles Baudelaire va in scena la danza macabra, si approda all'Isola dei Morti, ma poi si rinasce consapevoli e forti. Da non perdere perché: dopo lo smarrimento iniziale e i toni cupi, alla fine trionfa sempre il bene, “Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra”. Palazzo Reale di Milano fino al 5 giugno. A cura di Fernando Mazzocca e Claudia Zevi in collaborazione con Michel Draguet. Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra
Palazzo Reale, Milano
3 febbraio – 5 giugno 2016 Orari apertura:
lunedì 14:30 - 19:30
martedì - mercoledì - venerdì - Domenica 9:30 - 19:30
giovedì - sabato 9:30 - 22:30
Biglietti:
Intero 12 €
Ridotto 10 €
Ridotto speciale 6 €
Biglietto Famiglia € 10 adulto (1 o 2 adulti) € 6 per bambino da 6 a 14 anni. Informazioni e prenotazioni: 02 54914 / www.mostrasimbolismo.it
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