Milano
Procura, chiuse indagini su Onorato: "Depauperavano patrimonio Moby"
Una condotta per il pm Roberto Fontana che avrebbe avuto lo scopo "essenzialmente" di far fronte agli "oneri finanziari"
Procura, chiuse indagini su Onorato: "Depauperavano patrimonio Moby"
La Procura di Milano ha chiuso le indagini nei confronti dell'armatore Vincenzo Onorato e i due figli Achille e Alessandro. I tre, indagati per reati fallimentari legati alla gestione di Cin-Moby, rischiano il processo Stando al capo d'accusa dei pm del pool 'Crisi d'impresa", Onorato e i due figli, in qualita' di amministratori, "depauperavano il patrimonio" della Compagnia italiana di navigazione, "privandola della liquidita occorrente per il regolare adempimento delle proprie obbligazioni e in particolare quella del pagamento del saldo del prezzo di acquisto del ramo d'azienda di Tirrenia in As", attraverso "il sistematico drenaggio di risorse finanziarie a favore di Moby".
Una condotta per il pm Roberto Fontana che avrebbe avuto lo scopo "essenzialmente" di far fronte agli "oneri finanziari"
Una condotta per il pm Roberto Fontana che avrebbe avuto lo scopo "essenzialmente" di far fronte agli "oneri finanziari" sulla societa' di traghetti "gravanti per effetto della complessiva operazione funzionale all'acquisizione del controllo totalitario, da parte della famiglia Onorato, di Moby e di Cin".
I legali della famiglia Onorato: "Non condividiamo l'esito delle valutazioni"
L'avvocato Pasquale Pantano, che rappresenta la famiglia Onorato, commenta: "Evidentemente nessuna sorpresa, eravamo a conoscenza di queste indagini da tempo. Abbiamo collaborato in totale trasparenza con gli organi inquirenti. I rilievi più significativi mossi ai miei assistiti hanno ad oggetto valutazioni relative ad attività molto complesse. Non condividiamo gli esiti di tali valutazioni per un fondato e corposo ordine di ragioni sia fattuali che giuridiche, che avremo presto modo di rappresentare ai miagistrati per dimostrare la perfetta legittimità dell'operato della famiglia Onorato. Naturalmente continuiamo a manifestare profonda fiducia nelle istituzioni e nella Magistratura in particolare".