Milano
Procuratore Dolci: "Anche in Lombardia i politici sono collusi con la mafia"
Il procuratore aggiunto, Alessandra Dolci, a Pane al Pane su Radio Lombardia fa un'analisi dei rapporti tra politica locale e 'ndrangheta in Lombardia
Procuratore Dolci: anche in Lombardia i politici sono collusi con la mafia
Alessandra Dolci, procuratore aggiunto e capo della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano è intervenuta a Pane al Pane su Radio Lombardia. A 10 anni dall'operazione Infinito ha detto: "L'indagine Infinito ha consentito di svelare la struttura della 'Ndrgangheta che ha una struttura federativa. Ci sono delle strutture di coordinamento , quella che riguarda il nostro territorio si chiama , non a caso, La Lombardia. Mandamenti calabresi e una struttura di vertice che si chiama Crimine o Provincia una sorte di Corte Costituzionale di 'Ndrangheta, interpreta le regole. Determina per esempio l'apertura di nuovi locali, la nomina di capi locali. Ogni singolo locale di 'ndrangheta è autonomo . Questa "governance" ha permesso di colonizzare non solo il Nord Italia ma anche Svizzera e Australia ad esempio."
"Notiamo - continua il procuratore Dolci - politici a livello locale che chiedono voti alla 'ndrangheta e fanno affari e favoriscono esponenti della 'ndrangheta. C'è una doppia morale, da un lato si finge di contrastarla e dall'altro si accettano i loro voti si fanno loro favori. Non c'è una presa di distanza netta, quello che io chiedo ai politici è di prendere una netta posizione di distanza dal mondo della criminalità organizzata".
“Un tema che mi sta molto a cuore - prosegue Alessandra Dolci - è quello della destinazione e gestione dei beni che noi confischiamo. Molti di questi beni poi non vengono destinati perchè i comuni che potrebbero esserne assegnatari non manifestano il loro interesse e invece sarebbe un segnale molto forte quello di chiedere l'assegnazione e poi la gestione a fini sociali dei beni che confischiamo ai mafiosi. Nella realtà locale sarebbe un segnale e mettere la bandierina dello Stato, far capire da che parte si sta. A volte i politici non sanno fare queste prese di posizione nette, anche in Lombardia".