Milano
Profughi: 520mila euro dalle imprese milanesi per l'hub di Stazione Centrale
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Non solo privati cittadini e istituzioni hanno concorso all’assistenza dei migranti in transito a Milano, ma anche le aziende hanno mostrato un volto umano e solidale verso i 84.500 profughi passati negli ultimi due anni. Dall’apertura dell’Hub in Stazione Centrale negli spazi messi a disposizione lo scorso luglio da Grandi Stazioni, Terre des Hommes ha potuto fornire al centro gestito da Fondazione Progetto Arca oltre 5mila kit igienico-sanitari, giochi per bambini e beni di prima necessità, come acqua minerale, distribuiti ai profughi che transitano da Milano. Ultima solo in ordine di tempo la donazione di Ikea, che ha permesso di riarredare confortevolmente tutti i locali, compreso lo spazio docce inaugurato oggi. In totale il valore delle donazioni dalle aziende supera i 520mila euro.
“Nell'assistenza e accoglienza ai profughi”, dichiarano gli assessori alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino e alla Sicurezza e Coesione sociale, Marco Granelli, “a Milano si è verificata una gara di solidarietà cui hanno partecipato veramente tutti fin dall'inizio, quando nell'ottobre di due anni fa, le prime famiglie e i tanti bambini iniziavano ad affollare il mezzanino della Stazione Centrale. Con l'aiuto di tutti, istituzioni, enti, privato sociale, volontariato, cittadini, siamo riusciti ad aprire questo spazio che da luglio funziona come hub di prima accoglienza dei profughi prima di essere destinati alle strutture per la notte. In questo progetto grande parte hanno avuto anche alcune aziende che, tramite contributi concreti, hanno permesso di rendere questo luogo più bello e funzionale. Grazie dunque a tutti per aver dimostrato che ciò che altrove sembra impossibile a realizzare a Milano si ottiene proprio con la partecipazione di tutti".
“Non si è trattato solo di un’operazione di corporate social responsibility decisa dai vertici delle aziende, ma della prova che esiste un vero impegno sociale anche all’interno del nostro tessuto imprenditoriale. La generosità, di cui Terre des Hommes si è fatta catalizzatrice mettendo a disposizione le sue competenze e la credibilità maturate in questi anni, ha coinvolto anche i dipendenti che hanno contribuito personalmente alla raccolta dei prodotti donati, al loro trasporto e smistamento, finanche al montaggio dei nuovi arredi!” dichiara Donatella Vergari, segretario generale di Terre des Hommes.
“Inaspettata, eppure reale e ammirevole, è la sinergia che si è creata spontaneamente in questo hub tra associazioni, istituzioni e privati”, ha dichiarato Alberto Sinigallia, presidente della Fondazione Progetto Arca. “Una sinergia che permette di dare un importante valore aggiunto all’impegno dimostrato da ogni singolo operatore o volontario. Mi auguro che questo luogo, che ha visto transitare più di 30mila profughi in soli cinque mesi, possa assumere nel prossimo futuro i connotati di un vero e proprio “polo sociale” per la città di Milano, sempre attento alle esigenze dei più deboli ed emarginati”.
“Ringrazio in modo particolare Terre des Hommes, sempre concreta ed efficace nelle sue iniziative volte alla tutela dei diritti dei minorenni”, ha dichiarato Vincenzo Spadafora, autorità Gìgarante per l'infanzia e l'adolescenza. “Negli anni ha saputo valorizzare la collaborazione tra il mondo delle istituzioni, delle aziende, degli esperti del settore e dei singoli cittadini. Con questa iniziativa risponde alle esigenze urgenti dei bambini e degli adolescenti in transito, che arrivano a Milano dopo viaggi lunghissimi ed esperienze traumatiche, costruendo per loro spazi accoglienti e restituendo loro dignità. La generosità è preziosa e non va dispersa ma, come in questo caso, valorizzata”.
Terre des Hommes ha ricevuto in donazione per l’Hub 20mila bottiglie d’acqua minerale, 7.112 creme idratanti, 109.170 pannolini per bambini, 2mila confezioni di assorbenti, 45.044 confezioni di bagnoschiuma, doccia schiuma, shampoo; 22.147 deodoranti, 9.644 dentifrici, 5.796 spazzolini da denti, 150 dizionari tascabili multilingue, 14.416 rotoli di carta igienica, 20.846 pacchetti di fazzoletti di carta, oltre a migliaia di giocattoli, album e pennarelli, capi d’abbigliamento intimo. Le aziende che hanno donato per l’emergenza migranti sono: Amazon, Auchan, Bolton Group, Clarins, Farmaceutici dott. Ciccarelli, Ferrarelle, Ikea, Kimberly&Clarks, KIKO, LaSaponaria, L’Erbolario, Mattel, Olimpia Milano, Sephora; Terre des Hommes ringrazia anche Mistral Logique per il supporto logistico offerto.
Uno strumento particolarmente utile inserito in tutti i kit è il frasario (in arabo, inglese, francese, italiano, bengali e tigrino) ideato per facilitare le comunicazioni d’ogni giorno e già utilizzato per il progetto Faro in Sicilia. Oltre alla distribuzione di kit di prima emergenza, Terre des Hommes, in collaborazione con la Fondazione Progetto Arca, si occupa di fornire supporto linguistico culturale con un mediatore tigrino e da settembre supporto legale ai minori stranieri non accompagnati.
Gestito dalla Fondazione Progetto Arca, l’Hub migranti è stato aperto a luglio 2015 in uno spazio grande circa 1.500 mq in area stazione centrale messo a disposizione da Grandi Stazioni, che lo ha completamente ristrutturato per una spesa superiore al milione di euro.
L’intervento a Milano di Terre des Hommes si inserisce nel progetto Faro, avviato nel 2011 a Lampedusa. Attualmente Terre des Hommes ha in Sicilia due team costituiti da psicologi, sociologi esperti in attività psicosociale e mediatori che svolgono attività di supporto psicologico e psicosociale ai minori stranieri non accompagnati nella fase della primissima accoglienza. Al momento stiamo operando nei centri Casa Freedom di Priolo (SR), La Zagara, Melilli (SR), e Villa Montevago, Caltagirone (CT), nel CPSA di Pozzallo e alla Casa delle Culture – Mediterranean Hope di Scicli (RG).
Le attività di Terre des Hommes a protezione dei minori stranieri non accompagnati in Italia sono finanziate interamente con fondi privati. Tra i maggiori donatori troviamo la Federazione Terre des Hommes, Fondation d’Harcourt, Fondazione Prosolidar, la Fondazione Zanetti e la catena d’abbigliamento C&A.