Milano
Profughi: andranno in caserma Montello. Sala: "Parlare di tende è servito..."

Emergenza profughi a Milano: il Governo punta alla ex caserma Montello. Pierfrancesco Majorino: "Ora vogliamo i fatti"
La polemica di ieri sull'ipotesi del sindaco di Milano Giuseppe Sala di usare eventualmente delle tende per accogliere nuovi migranti, ha "generato qualcosa di virtuoso". Il sindaco ha parlato con il ministro delle Difesa e una nuova soluzione e' stata trovata: la caserma Montello, di via Caracciolo, zona nord di Milano. "Milano sta facendo tutto il possibile - ha detto il primo cittadino a margine della commemorazione di piazzale Loreto -. Dopo il dibattito di ieri mi ha chiamato il ministro Pinotti e probabilmente verra' attivata una caserma: puo' essere una soluzione dignitosa". Anzi per Sala "la caserma Montello puo' essere un'ottima soluzione". Se questa struttura sara' usata per metterci delle tende o se i migranti saranno accolti nelle stanze, "lo decidera' il ministro Pinotti", taglia corto il sindaco, aggiungendo di aver fornito al ministro un quadro chiaro della situazione migranti in citta'. "Ho detto al ministro che Milano ormai fa fatica. Non drammatizzo mai ma serviva un intervento". Se dalla riunione del Cdm di oggi arriveranno nuovi fondi per affrontare l'emergenza migranti non si puo' sapere ma l'auspicio di Sala e' che cio' avvenga. "Penso di si', che ci sara' uno stanziamento, nel senso che obiettivamente bisogna dare un sostegno agli enti territoriali che devono fare la loro parte. Si e' visto che Milano sta facendo la sua parte". La scelta di accogliere i migranti in caserma non esclude utilizzo del campo base, anche se il sindaco ne discutera' domani con il prefetto.
SALA: "STATO DI EMERGENZA? DECIDA IL GOVERNO" - "Lascio al governo questa decisione. E' chiaro che la situazione e' al contempo di emergenza ma anche strutturale". Così Sala replica a chi chiede se condivide la posizione del presidente della regione Roberto Maroni che chiede al governo di dichiarare lo stato di emergenza per la situazione migranti. "Noi possiamo si' parlare di emergenza - aggiunge il primo cittadino, a margine dell'anniversario dell'eccidio di piazzale Loreto - ma questa e' una situazione strutturale. Non e' che tra due settimane sara' diverso. Non appartengo alla categoria di quelli che cercano di raccontare storie ne' per drammatizzare ne' per tranquillizzare" "La prima verita' - sottolinea - e' che questa e' una situazione strutturale e che quindi dobbiamo gestirla sapendo che i milanesi hanno il diritto di vivere tranquilli".
MAJORINO: "DAL GOVERNO ORA VOGLIAMO FATTI, NON PAROLE" - "Finora non abbiamo lasciato nessuno in strada, ma ora vogliamo fatti dal Governo", sono invece state le parole dell'assessore Pierfrancesco Majorino. "Da soli non possiamo più farcela". La caserma Montello? "Bene, ma ormai ci siamo stancati delle parole: dal Governo ci aspettiamo soltanto i fatti, e non solo su questo. Chiediamo invano da mesi che venga approntato un piano più efficace di distribuzione dei migranti su tutto il territorio nazionale, anche perché ci sono città che fanno molto come Milano e altre che non fanno niente". Attualmente Milano ospita 3.300 persone ed il Prefetto ha iniziato ieri le operazioni per portare alcuni migranti in strutture dell'area metropolitana. Ma, avverte l'assessore, "Se arriveranno altre 200-300 persone, non saremo nelle condizioni di accoglierle".
POLLASTRINI (PD): "SI RICONOSCA L'EMERGENZA UMANITARIA" - "E' una emergenza umanitaria. Riconoscerlo, come fanno il sindaco e la giunta di Milano e' il modo per trovare soluzioni che assicurino il rispetto dei diritti umani e insieme la sicurezza per la citta'". Lo afferma la deputata milanese del Pd, Barbara Pollastrini. "A ognuno il suo dovere, e il danno di polemiche sterili e strumentali ricadra' su chi lo fa. Sala e Majorino stanno operando con serieta'. Ed e' sacrosanta la richiesta del primo cittadino di un coordinamento nazionale e della massima attenzione dal governo". "Per quanto riguarda il dramma che mi sta piu' a cuore, quello dei minori stranieri non accompagnati, e' giusto un piano straordinario di primissima accoglienza, per il quale e' impegnato il prefetto Morcone alla guida del Dipartimento liberta? civili e immigrazione del ministero dell'Interno, e bene gli stanziamenti e le risorse previste. Ma, sono d'accordo con il prefetto, e' indispensabile accelerare la legge quadro. Anche per questo proprio l'ultimo giorno di lavori prima della pausa e' stato approvato un nuovo testo base. Ora dobbiamo percorrere ultimo miglio - spiega Pollastrini che del testo a prima firma Sandra Zampa e' relatrice in Prima commissione alla Camera -. Ci sono le condizioni per farlo in tempi brevi e con un largo consenso. Farlo bene e' una cosa buona e giusta, anche perche' sindaci, amministratori locali e associazioni siano accompagnate nel migliore dei modi in un programma di accoglienza, inclusione nelle regole e nella legalita'", conclude.
CARITAS: "35 NUOVI POSTI IN VIA FALCK" - Per rispondere ai nuovi arrivi di profughi che si sono registrati in questi giorni, Caritas Ambrosiana ha messo a disposizione 35 nuovi posti all'interno della struttura "Fondazione Casa del Giovane", gestita in via Falck 28, a Milano, dalla Cooperativa Farsi Prossimo. In questa struttura l'ospitalita' sara' garantita per i prossimi 2 mesi e sara' a carico di Caritas Ambrosiana che finanziera' i costi degli operatori per l'accompagnamento sociale degli ospiti, dopo avere provveduto ad arredare e tinteggiare gli spazi. Come spiega una nota, "la decisione e' stata assunta per offrire un contributo alla situazione che si e' venuta a determinare in questi giorni". I nuovi posti si aggiungono ai 1800 che la rete ecclesiale gestisce nel territorio della Diocesi di Milano (Milano e province di Lecco e Varese). I posti si trovano all'interno di piccole comunita', centri e appartamenti e sono l'esito del piano di accoglienza diffusa che dal settembre dello scorso anno Caritas Ambrosiana sta costruendo su mandato dell'Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola.