Milano
Profughi, l'hub raddoppia ma la tensione resta alta
Emergenza profughi a Milano: Grandi stazioni mette temporaneamente a disposizione nuovi spazi in Centrale. Majorino chiede un comitato di controllo
Aprirà domani il nuovo locale di via Sammartini messo a disposizione da Grandi Stazioni retail per affrontare l'emergenza profughi: è la fase due di un progetto avviato già pochi giorni fa con un primo spazio extra messo a disposizione. Ed un terzo locale potrebbe essere messo sul piatto. L'hub dei migranti nei pressi di Stazione Centrale, insomma, raddoppia per fare fronte all'emergenza. Ma si tratta solo di una situazione temporanea, perchè tra un mese appena Grandi stazioni si riprenderò gli spazi, da mille metri quadri complessivi. Una soluzione che si è comunque scelto di adottare a fronte dei nuovi arrivi e del no da parte di Regione Lombardia all'uso del campo base di Expo. Tutti i centri di accoglienza cittadini sono del resto "full". da settimane. Altri 200 letti sono stati ricavati nella caserma di via Corelli, con 150 tende nel cortile esterno. Solo a novembre la caserma Montello di via Caracciolo aprirà invece le proprie porte: accoglierà 300 profughi per 14 mesi. Nonostante una raccolta firme giunta a quota 3.400 promossa dal comitato "Giù le mani dalla Montello".
TENSIONI ALL'HUB, MAJORINO VUOLE UN COMITATO DI CONTROLLO PERMANENTE - La situazione nell'hub di via Sammartini resta al limite: tensioni si ripetono soprattutto negli orari dei pasti e si sta pensando alla creazione di dormitori separati per gruppi etnici di diversa provenienza. E mentre Matteo Renzi, all'interno del "Patto per Milano" siglato ieri assieme al sindaco Beppe Sala indica tra gli interventi strategici l'affidamento a una cabina di regia dell'ipotesi di avviare "percorsi di attivazione volontaria dei richiedenti asilo sul territorio" in modo da impiegare i migranti in attività come la pulizia delle aree verdi o iniziative anti-degrado, l'assessore Pierfrancesco Majorino ha chiesto all'avvocato Alessandro Giungi di costituire un comitato di persone che controllino in forma permanente i centri di accoglienza in modo da evitare che a Milano accada quanto emerso al Cara di Foggia.