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Milano
Profughi, Sala: "Minniti non mi ha mai chiesto l'apertura di un Cie a Milano"

La polemica nata dopo la decisione del ministro dell'interno Marco Minniti di riaprire i Cie in ogni regione, sarebbe pretestuosa, almeno per adesso a Milano, secondo il sindaco Beppe Sala. "Minniti non mi ha mai chiesto l'apertura di un Cie a Milano. Anche negli incontri che abbiamo avuto", dice Sala in consiglio comunale sollecitato sull'argomento. "Noi non abbiamo alcun tipo di comunicazione ufficiale dal governo relativamente all'ipotesi di riapertura di un Cie" sottolinea. "Quello che so - aggiunge - e' che il capo della polizia negli ultimi giorni dell'anno, ha scritto a tutte le prefetture e questure italiane chiedendo di intensificare l'attivita' di controllo dei clandestini fino al loro possibile rimpatrio".

Per il sindaco "spostare il dibattito sulla riapertura dei Cie e' una scorciatoia" mentre quello che serve davvero e' "un piano nazionale e organico che si occupi di come gestire l'immigrazione e proponga un modello" che vada oltre quello che si fa adesso. Quanto alla sua posizione sui Centri di identificazione ed espulsione, Sala spiega di non avere preconcetti ma che certo in passato "non erano esempio di grande funzionamento" "La responsabilita' del governo adesso e' affrontare in maniera organica la questione - conclude - . Mi auguro che una citta' come Milano abbia in tempi rapidi un nuovo prefetto (quello attuale e' andato in pensione a fine anno e attualmente ce' un vicario ndr.). E aspetto che loro - questura e prefettura, ndr. - indichino quale puo' essere la via operativa per gestire l'immigrazione.

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