Milano

Provenzano e l'Italia che odia Milano. Poveri vs ricchi? C'è da preoccuparsi

Fabio Massa

Il ministro del sud Provenzano ha centrato involontariamente un tema: il resto d'Italia non ammira Milano per il suo benessere, ma la odia

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Ci ho riflettuto un paio di giorni. Ho pensato alle parole del ministro Peppe Provenzano, che ha spiegato che Milano prende ma non restituisce. Poi dopo il ministro ha spiegato, rettificato, chiarificato e tutto quel che volete. Tuttavia mi sono convinto che Provenzano senza volerlo abbia centrato un tema: il resto d'Italia non ammira Milano, ma la odia. Per tutta una serie di motivi. Ce la tiriamo? Non solo. Siamo quelli che più o meno sono usciti dalla crisi, dove si fanno grandi eventi, dove tutti vogliono venire a vivere, dove la disoccupazione è un pezzo sotto rispetto ad altre parti d'Italia e bla bla bla. Non ho mai visto un povero non odiare un ricco. E non si tratta di marxismo, si tratta di verità. L'invidia sociale esiste da prima di Marx ed esiste oggi che Marx è morto e sepolto. Ecco, anche se non ci sembra (perché non lo siamo), noi di Milano saremmo i ricchi, e loro nel resto d'Italia pensano di essere i poveri. Provenzano ci ha detto questo. Senza volerlo, ovviamente. E noi abbiamo reagito come di fronte a un atto di lesa maestà senza capire che la situazione è davvero preoccupante.








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