Psicodramma in “SinistraXMilano”. Liti e abbandoni a raffica. Inside
La Lista “Sinistra per Milano” inizia ad assomigliare pericolosamente alla lista Tsipras
di Fabio Massa
Psicodramma, lacrime, volontà di ritiro, ritiri, accuse. Post lunghi e articolati su Facebook. La Lista “Sinistra per Milano” inizia ad assomigliare pericolosamente alla lista Tsipras, quanto a litigiosità interna. Luca Paladini, il “sentinello” che doveva essere in lista, ieri lo ha messo nero su bianco: “Non mi candiderò con Sinistra x Milano al consiglio comunale, non mi candiderò nonostante abbia partecipato da subito al progetto e messo la faccia - ha scritto ieri su Facebook - Non lo farò in considerazione del fatto che, appunto, una schiena minimamente dritta non può accettare certi metodi e certe decisioni imposte da un piccolo cerchio magico autoreferenziale. Stupidamente avevo vissuto questa lista come un progetto politico seppur locale, destinato a valorizzare le sue varie espressioni. Così non é, e probabilmente non sarà, perché vengono prima altre esigenze”.
Le “esigenze” e il cerchio magico al quale si riferisce Paladini pare sia quello di Giuliano Pisapia, che - questa l’accusa raccolta da Affaritaliani.it - avrebbe piazzato tutti i suoi in testa di lista. Beghe di poltrone? Forse. I primi quattro nomi, peraltro, sono abbastanza scontati. Daria Colombo, Anita Pirovano di Sel, Fabrizio Del Corno (l’assessore iper-vicino a Majorino) e Paolo Limonta pisapiano doc. L’acme del caos a sinistra si raggiunge ieri, quando alla fine è addirittura Daria Colombo a ipotizzare passi indietro, in una tensione emotiva palpabile.
Alle riunioni, come al solito gestite da Gad Lerner, è un tutti contro tutti incredibile, che oggi può anche essere usato per spiegare la rinuncia improvvisa dell’avvocato Mirko Mazzali, stimatissimo esponente di Sel, a ricandidarsi. “Sono dispiaciuto per la qualità incredibile delle persone che si erano messe a disposizione per contribuire alla mia elezione, persone che non voglio assolutamente perdere di vista e con le quali convintamente si continuerà in modo “militante” ma da soldati semplici a fare campagna elettorale a favore di Giuseppe Sala”, scrive ancora Paladini. La tensione regna sovrana, ed è ancora altissima. Tanto che si vocifera che alcuni esponenti della lista sarebbero pronti a sostenere ancor più da vicino il capolista del Pd nella lista del Pd Pierfrancesco Majorino.
@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it