Milano

Qatargate, a Milano un fascicolo autonomo per riciclaggio

di Redazione

Al vaglio degli inquirenti la possibilità di iscrivere i primi indagati. Tra loro Monica Bellini, commercialista della famiglia Panzeri

Qatargate, a Milano un fascicolo autonomo per riciclaggio

Nei prossimi giorni verra' iscritto con l'ipotesi di reato di riciclaggio un fascicolo d'inchiesta autonomo a Milano in relazione allo scandalo Qatargate scoppiato a inizio dicembre all'Europarlamento. E' quanto si apprende da fonti giudiziarie. In procura giovedi' ci sara' una riunione con il procuratore capo Marcello Viola, il procuratore aggiunto Fabio De Pasquale, responsabile del pool Affari internazionali, e la Guardia di Finanza. Al vaglio degli inquirenti la possibilita' di iscrivere i primi indagati, gia' coinvolti nella principale indagine della magistratura belga. Tra di loro Monica Rossana Bellini, commercialista della famiglia dell'ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri, e anche i familiari dell'ex assistente parlamentare Francesco Giorni.

Come riferisce Ansa, al momento, dopo gli atti sull'ordine di investigazione europeo che la Procura e la Gdf milanese hanno già eseguito come richiesto dai magistrati belgi, non sono arrivati a Milano altri documenti dagli inquirenti di Bruxelles, che indagano su presunte tangenti per favorire gli interessi di Qatar e Marocco all'Europarlamento. I magistrati milanesi hanno deciso, intanto, di aprire in ogni caso un'indagine autonoma per scavare su profili di riciclaggio delle presunte mazzette.

Il ruolo della commercialista Bellini nel rientro dei soldi dal Qatar

La commercialista Bellini, come scritto negli atti del mandato d'arresto belga (il 9 marzo l'udienza a Milano per decidere sulla sua consegna o meno), "sembra aver svolto un ruolo importante nel rientro" dei soldi 'cash' provenienti "dal Qatar creando, insieme a Silvia Panzeri, figlia di Pier Antonio, una struttura di società che desse al flusso di denaro una veste legale". A mettere a verbale i dettagli sulla presunta 'ripulitura' delle mazzette che avrebbe versato l'Emirato e sulle movimentazioni finanziarie è stato Giorgi, chiarendo che fu una scelta di Panzeri quella di rivolgersi a Bellini, con studio ad Opera (Milano). In Italia, aveva spiegato il compagno dell'ex vicepresidente del Parlamento Europeo Eva Kaili (ancora in carcere a Bruxelles), "è stata creata una società di consulenza, la Equality, che ha fornito servizi per una società con sede in Inghilterra".

Nello stesso periodo, tra l'altro, sarebbe stata costituita sempre da Bellini e da familiari di Giorgi, stando agli atti dell'indagine belga, un'altra società simile in Estonia. L'aliquota di polizia giudiziaria della Gdf milanese ha raccolto documenti contabili nelle varie perquisizioni effettuate e sequestrato e analizzato telefoni e altri dispositivi. La Procura, diretta da Marcello Viola, era in attesa di documenti dal Belgio. Non sono ancora arrivati. Tuttavia, dopo le ultime riunioni con gli investigatori, si passerà all'apertura formale dell'inchiesta.








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