Caccia a due quadri preziosi nella metro di Milano - Affaritaliani.it

Milano

Caccia a due quadri preziosi nella metro di Milano

Per tutto dicembre, la Metropolitana milanese ha ospitato una sorta di caccia al tesoro, il cui oggetto erano due piccoli arazzi di Alighiero Boetti, uno dei maestri dell'arte povera, e il premio 2mila euro.
Le due opere, intitolate "Cinque per cinque venticinque" e "A braccia conserte", rispettivamente di 22,5x22,5 e 18x18 centimetri, erano state smarrite su una vettura che percorreva la linea gialla, nel tratto tra Missori e Repubblica, lo scorso 3 dicembre poco dopo le 14. Due esemplari di notevole valore, nell'ordine complessivo di alcune decine di migliaia di euro. Il proprietario ha subito distribuito centinaia di volantini e ha pubblicato annunci sulla free press, promettendo appunto 2mila euro di ricompensa. Finora, però, senza alcun risultato.
Ora Affaritaliani.it è in grado di rivelare l'identità dello sfortunato proprietario. Si tratta di Riccardo De Stefanis, piemontese d'origine, ma milanese d'adozione, uno dei più noti collezionisti di arte moderna e contemporanea del capoluogo lombardo. "Stavo tornando a casa con i due quadri, cui, al di là del valore commerciale, sono molto affezionato, quando ho risposto al cellulare. Ho appoggiato i quadri sul pavimento e, preso dalla telefonata, quando sono sceso dalla vettura li ho dimenticati. Ho subito iniziato una ricerca, ma senza alcun risultato".
E da un mese De Stefanis (rintracciabile al 3463916155) non si da pace.
Va sottolineato, per i non addetti ai lavori, che chi avesse trovato i quadri, si troverebbe in mano opere prive di valore commerciale. I lavori di un maestro come Boetti, sono infatti vendibili soltanto se accompagnati da certificato di autenticità. Una documentazione  rimasta nelle mani di De Stefanis. Un'opera d'arte moderna oggi è perfettamente tracciabile e questo ha ridotto di molto l'attività di furto e riciclaggio. Oltre a fattori di etica e di senso civico, per chi avesse trovato le opere sarebbe così conveniente riportarle a De Stefanis ricevendo i 2mila euro promessi. Il collezionista comunque non ha perso il suo spirito e ha affermato che d'ora in poi eviterà di usare il telefonino non soltanto in auto, ma su ogni mezzo di trasporto.

Milo Goj








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