Milano

Qualità della vita: Mantova è prima, Milano crolla a sorpresa

classifica annuale di ItaliaOggi-Universita' La Sapienza di Roma sulla 'Qualita' della vita' vede Mantova al primo posto. Ma Milano arretra

E' Mantova a guidare la classifica annuale di ItaliaOggi-Universita' La Sapienza di Roma sulla 'Qualita' della vita', ponendo fine al 'monopolio' di Trento (ora seconda), al primo posto senza interruzioni dal 2011. Altro nuovo ingresso sui gradini piu' alti del podio e' Belluno, terza, in salita dall'ottava posizione. Scivolano, quindi, Pordenone (da terza a quarta) e Bolzano (da seconda a ottava). Da segnalare, fra le grandi aree urbane, il 'crollo' di Roma, che perde 19 posizioni in classifica.

Ma a fare rumore è l'arretramento, in linea con tutte le grandi aree urbane, di Milano, che passa dal 49esimo al 56esimo posto su 110 province. Nove gli ambiti presi in considerazione dal report: "Affari e lavoro", "Ambiente", "Criminalità", "Disagio sociale e personale", "Popolazione", "Servizi finanziari e scolastici", "Sistema salute", "Tempo libero e tenore di vita". Ed il crollo del capoluogo lombardo è anche in settori come "Affari e lavoro", dal settimo al 25esimo posto in un anno. La performance peggiore è sul fronte "Criminalità", dove Milano è terz'ultima, in 110esima posizione. Magra consolazione: l'anno scorso era 111esima.

Il resto delle città lombarde? Lecco è al decimo posto, Lodi 23essima, Cremona 24esima. Quindi Begamo 25esima, Brescia al 28esimo posto, Pavia al 69esimo posto, Varese 30esima, Sondrio 19esimma, Monza 38esima. Fanalino di coda a livello nazionale è Crotone.

"Mi sembra che la classifica – questo il commento dell'assessore milanese Cristina Tajani al Giorno – tenda a premiare i centri medio-piccoli rispetto alle grandi aree urbane che assorbono la complessità del clima generale gestendo la gran parte dei flussi migratori, fronteggiando le difficoltà della competizione globale e l’incertezza dei giovani rispetto al futuro. Tutti temi che – conclude l’assessore – sono al centro della nostra azione di governo e che vanno gestiti anche a livello di area vasta". Analogo parere per il collega Pierfrancesco Maran, mentre Riccardo De Corato, Fratelli d'Italia, attacca: "Avevamo ragione a parlare di una città dove l’incapacità di gestire la sicurezza e l’arrendevole atteggiamento di fronte all’invasione migratoria peggiora la vita dei milanesi. Non si può ovviamente incolpare il sindaco Giuseppe Sala per dei risultati dovuti in larga parte ai 5 anni di Giuliano Pisapia, ma i rosso-arancioni stanno perpetuando gli errori commessi".








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