Milano

Qualità della vita: Sala, fiero per Milano, ma ora pensiamo a futuri impegni

Il sindaco di Milano si dice soddisfatto ma sottolinea che ci sono aspetti critici che vanno migliorati, tra cui le disuguaglianze, l'ambiente e gli affitti

Qualità della vita: Sala, fiero per Milano, ma ora pensiamo a futuri impegni

"Non posso che esserne soddisfatto e fiero, ciò non di meno, dopo la gioia viene il dovere e, quindi, la testa sui futuri impegni". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commenta su Facebook il primato della città nella classifica sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore.  "Dobbiamo migliorare su alcuni aspetti - afferma - innanzitutto c’è da lavorare affinché i benefici derivanti da questo momento di Milano si allarghino a più parte della cittadinanza. Sto parlando di maggiore equità sociale e sono consapevole che ciò si intreccia con la differenza della qualità di vita fra centro e periferie. Ma vorrei con forza affermare che rivendico il lavoro che stiamo facendo su tutti i quartieri della città, agendo nell’immediato e con una visione di lungo periodo che porterà a cambiare radicalmente le cose. Le periferie milanesi non sono abbandonate".  "Poi - prosegue - c’è la questione ambientale. Domani avremo una Commissione Consiliare e ci confronteremo con i rappresentanti di chi ci chiede un impegno ancora maggiore sul tema ambientale. Ripartiremo dalle cose fatte: 2 miliardi per cambiare integralmente i bus di Atm e comperarli solo elettrici, lo sforzo continuo per portare le metropolitane verso le periferie, la diffusione dello sharing di tutti i veicoli. Il finanziamento ai condomini che cambiano la caldaia e abbandonano il gasolio. E la creazione di Area B (un atto di coraggio politico), che limita l’ingresso in città ai veicoli più inquinanti. Ma ascolteremo le proposte di chi pensa si debba fare di più. C’è sempre da imparare".

Secondo Sala, c'e' anche "un terzo problema. Si rileva una mancanza di appartamenti in affitto a prezzi contenuti. Segnalo però che a Milano stanno arrivando 12-13 miliardi di investimenti immobiliari. Il centro è saturo e lo è anche il mercato più ricco. I nuovi investimenti, ne sono certo, andranno a concentrarsi laddove c’è una reale richiesta della cittadinanza; è una legge dell’economia, alla fine l’offerta risponde sempre a una domanda. Inoltre sto incontrando tanti operatori immobiliari italiani e stranieri che mi illustrano quello che faranno sugli studentati. Non vado oltre, ma garantisco a tutti che la mia testa e il mio cuore sono sui problemi da risolvere più che sulla rivendicazione dei meriti. Però non posso che concludere che, grazie anche a chi mi ha preceduto e soprattutto grazie ai milanesi, Milano è in non molti anni diventata una vera città internazionale, aperta e contemporanea. Grazie a tutti".

Sala: "Mio consenso buono ma non basta per rivincere"

In serata Sala è tornato a parlare proprio alla presentazione del rapporto sulla ‘Qualità della Vita’ del Sole 24 Ore, che ha incoronato Milano e la provincia per il secondo anno consecutivo come la migliore d’Italia. E ha detto: “Il mio consenso a Milano è buono, ma non è detto che mi porti a rivincere, perché quando soffia un certo tipo di vento, soffia fortissimo e non è facilissimo contrastarlo”.

Andare a Roma, invece, e assumere un ruolo nazionale? “La vedo ‘difficilotta’”, ha affermato Sala, “perché non è esattamente il momento della sinistra, e ci sarebbe da rimontare”. Inoltre “la politica nazionale è fatta anche da capacità che devono coincidere con finestre temporali, non è che ‘sei unto del Signore’”, ha spiegato il primo cittadino, che comunque si accontenta: “Essere sindaco di Milano mi piace molto”. Il percorso da fare in città “è ancora lungo, non vivo di questi premi, dicendo che la mia parte l’ho fatta: c’è molto da fare, e Milano lo merita”. Rinnovata comunque da parte sua una “promessa ai milanesi”: “Vedere in me una persona che quando parla di competenza non parla di futuro ma si porta un lavoro fatto nel passato. Sono ancora il primo ad accendere luce la mattina e l’ultimo spegnerla la sera: ho mantenuto questa abitudine da manager, molto milanese”. 

 








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