Milano
Quando arriverà il picco del virus in Lombardia non lo sapremo. Ecco perché
Ecco perché quando arriveremo al picco non ce ne accorgeremo: i dati sono in ritardo di 7 giorni
di Fabio Massa
Quando arriverà il picco del Coronavirus, potremmo non accorgercene. In Lombardia, ma anche nelle provincie. Lodi, ad esempio, ci si aspettava avesse superato la fase critica. E invece no. A Bergamo, ci si aspetterebbe che fosse al picco oggi. E che Brescia seguisse da vicino. Che Milano fosse più distante. Ma quando ci saremo, non lo sapremo. Questa è la triste verità. Secondo data analyst consultati da Affaritaliani.it Milano il problema è sui dati. Continua a cambiare il numero di campioni, e ad ogni modo i trend non si consolidano se non dopo tre giorni. E i dati di oggi sono in effetti quelli dei tamponi analizzati quattro giorni fa. Sommando: sette giorni di "ritardo" dall'evento alla sua manifestazione. Quindi, quando arriverà il picco noi non lo sapremo. Lo vedremo solo sette giorni dopo, con un briciolo di certezza. C'è anche però chi non la pensa così. Secondo Alessandro Amici in questo articolo (QUI), il rallentamento dei ricoveri potrebbe essere un buon segno: "I dati degli ultimi tre giorni sono decisamente fuori dalla crescita esponenziale veloce delle ultime settimane, che aveva un tempo di raddoppio di 6,1 giorni, e verrebbe voglia di credere che questo sia il segno che il lockdown dell'8 Marzo abbia spezzato la diffusione del virus nelle zone maggiormente colpite". Ma Samuele Astuti, professore di Statistica, è scettico: "I dati dei ricoveri dipendono anche dalle logiche con cui si finisce in ospedale e da quanto il sistema sanitario è ancora in grado di assorbirli". Tradotto: non è detto che il calo dei ricoveri significhi un calo dei malati, ma magari è semplicemente perché i posti letti sono esauriti.
fabio.massa@affaritaliani.it