Milano

Quando la politica si scorda i territori. Ancora out Gallera, Maran e Bestetti

I partiti nazionali si muovono spesso su logiche correntizie o di amicizie personali.

Sono le eterne promesse parzialmente compiute dei territori. Sono tre esponenti che macinano migliaia di voti a ogni elezione. Eppure, quando si tratta di fare il grande salto, non lo fanno perché i partiti nazionali si muovono spesso su logiche correntizie o di amicizie personali. Pierfrancesco Maran, Giulio Gallera e Marco Bestetti.

Maran, il più votato alle amministrative

Il primo è stato il più votato alle elezioni comunali con un numero assoluto e impressionante, 9166: più preferenze rispetto a chiunque altro in Italia.

Gallera, recordman alle regionali

Giulio Gallera, invece, è stato recordman alle ultime elezioni regionali, quattro anni fa, con oltre 11mila preferenze. Poi è stato assessore alla Sanità per quasi due mandati prima che l’emergenza Covid e una pressione mediatica incredibile portassero Matteo Salvini a cedere il suo posto alla Moratti.

Infine, Marco Bestetti, 35 anni, consigliere comunale, anche lui eletto con una valanga di voti, già presidente del Municipio sette, e un cognome estremamente importante, considerato che il Cavaliere ha scherzato spesse volte sul commendator Bestetti.

Tre storie diverse ma con punti di somiglianza

Le tre storie, seppur diverse e appartenenti a generazioni e partiti differenti - Giulio Gallera è di Forza Italia e ha 53 anni, Pierfrancesco Maran ha 42 anni e appartiene al Pd, Marco Bestetti ha 35 anni ed è di Forza Italia - mostrano i punti di somiglianza. A tutti i tre, infatti, sono state fatte promesse relative a una progressione, un cursus honorum, che porta direttamente a Roma. Un po’ per premiare l'impegno sul territorio, un po’ per celebrare la capacità di raccogliere voti a favore del partito. E invece tutte e tre le istanze sono state frustrate.

Di Maran si diceva che sarebbe dovuto andare a Roma, non solo per il numero di preferenze, ma anche perché era stato penalizzato nell'attribuzione delle deleghe dopo la vittoria con Beppe Sala. Rimarrà a Milano e si vedrà se risulterà alle prossime regionali o dovrà  fermarsi un giro aspettando, magari, di correre da sindaco dopo la fine del mandato di Sala. Per quanto riguarda Giulio Gallera, la promessa è stata addirittura più stringente quando avvenne l'avvicendamento con Letizia Moratti. Gli venne promesso, infatti, di essere candidato a Roma in un collegio sicuro, quanto meno assolutamente contendibile: non è riuscito a ottenere neppure un uninominale in cui giocarsela.

Di Marco Bestetti invece, si dice che sia l’eterno enfant prodige, l'uomo più vicino ad Arcore. In Lombardia è il rappresentante di una scuola che ha portato a casa migliaia di consensi, specialmente su Milano, fin dai tempi in cui il capocordata era Stefano Maullu, adesso probabile candidato alla Camera con Fratelli d'Italia, e poi dietro a Fabio Altitonante, consigliere regionale, capace di macinare migliaia e migliaia di preferenze. Entrambi incappati, accanto al compagno di partito, Pietro Tatarella, in un'inchiesta sulla quale, INCREDIBILMENTE, non è stata messa la parola fine.

Bestetti ha evitato l'onda mediatica del processo

Marco Bestetti, tuttavia, non è mai stato neanche sfiorato dall'inchiesta e anzi dimostra di riuscire a coinvolgere e di non essere colpito dall'onda mediatica che si è formata sui due amici.

E’ quindi incredibile che, ancora una volta, al netto di tutte le parole che vengono spese, la politica non riesca a premiare i territori e ancora una volta per Gallera, Maran e Bestetti un brutto colpo da mandare giù.

 

 







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