Milano
Ragazzino cieco riacquista la vista con una operazione chirurgica straordinaria
L'intervento all'ospedale di Lecco: un 15enne affetto dalla sindrome di Marfan torna a vedere
Ragazzino cieco riacquista la vista con una operazione chirurgica straordinaria
Un intervento chirurgico straordinario ha permesso a un ragazzino di 15 anni, affetto dalla rara sindrome di Marfan, di riacquistare la vista. Grazie all’abilità del dottor Pierfilippo Sabella e dell’équipe dell’ospedale Manzoni di Lecco, il giovane paziente ha potuto riprendere la sua autonomia dopo settimane di buio totale.
La sindrome di Marfan e il distacco della retina
La sindrome di Marfan è una malattia genetica rara che, tra le altre conseguenze, provoca il distacco della retina già in età infantile, con il rischio di cecità completa se non trattata chirurgicamente. Il 15enne, arrivato all’ospedale di Lecco completamente cieco dopo aver perso la vista anche nell’occhio rimasto funzionante, aveva già subito senza successo un intervento simile anni prima.
A Lecco un intervento delicato e salvifico
L’operazione, condotta dal dottor Sabella, primario della struttura complessa di Oculistica dell’Asst di Lecco, è stata determinante. Specializzato in chirurgia vitreo-retinica, Sabella ha messo in campo tutta la sua esperienza per affrontare un caso complesso come quello del giovane paziente. Già dai primi controlli post-operatori il ragazzo ha mostrato significativi miglioramenti, recuperando gradualmente l’autonomia visiva. Dopo alcune settimane, è stato dimesso con esito positivo.
Il dottor Pierfilippo Sabella è un’eccellenza italiana nel campo della chirurgia oculistica. Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Catania, si è specializzato in Oftalmologia a Milano e ha eseguito oltre 10.000 interventi chirurgici, molti dei quali focalizzati sulla retina. Dal 2020 ha ricoperto ruoli di prestigio in vari ospedali, culminando con la sua nomina a Lecco. La sua esperienza è stata fondamentale per il successo dell’intervento, rappresentando una speranza per altri pazienti affetti da patologie retiniche.