Milano
Ragazzo pestato a sangue, il video choc davanti alla Stazione
Selvaggia Lucarelli: "Possibile che si preferisca riprendere che aiutare il tizio?"
Intorno alle 20 di ieri, venerdì 22 luglio 2022, un ragazzo è stato pestato a sangue da un uomo davanti alla Stazione Centrale di Milano.
Una rapina alle origini dell'aggressione
Le pattuglie dell'esercito - come riporta il Corriere di Milano - hanno allertato la polizia secondo cui, alla base dell’aggressione, ci sarebbe stata una rapina subita poco prima dal 17enne e poi una lite con altri che bivaccano giorno e notte nei pressi della stazione. In un video, ripreso da un passante, si vedono i momenti della seconda aggressione: un ragazzo circola a torso nudo, ricoperto di sangue, prima di essere brutalmente steso a terra e aggredito da un nero.
17enne tuinisino ricoverato in codice verde
La vittima del pestaggio, un 17enne tunisino senza fissa dimora, è stato trasportato in ospedale in codice verde. Non ha lesioni importanti e non corre pericolo.
Selvaggia Lucarelli: "Possibile che si preferisca riprendere che aiutare il tizio?"
Riproponendo il video su IG, Selvaggia Lucarelli ha così commentato l'accaduto: "Questo video girato alla stazione di Milano non ci illumina sulla violenza in città (questa roba accade pure a Roma e a Palermo, tutti i giorni) ma su una serie di piccole e grandi questioni. La prima: possibile che si preferisca riprendere col cellulare che dare una mano a un tizio che sta per essere ammazzato? La seconda: al di là dell’intervenire o meno, possibile che solo una ragazza gridi per attirare l’attenzione e chiami la polizia?
Lucarelli: "A Milano, in stazione centrale, a quanto pare non esistono esercito, poliziotti e carabinieri"
"La terza, che mi pare fondamentale: a Milano, in stazione centrale, a quanto pare non esistono esercito, poliziotti e carabinieri. Se qualcuno urla chiedendo aiuto per uno stupro, un furto, un’aggressione nessuno arriva. Fortuna che grazie al post di una influencer avevano rafforzato i presidi. Tra l’altra alla stazione di a Milano, che non è esattamente il miglior bar di Caracas, ci sono sempre state camionette dell’esercito. Ora sono spariti tutti, pure i venditori di calzini di carta velina. Andiamo bene", conclude l'opinionista nel post.