Rai, Morelli (Lega): "Zingaretti pensa a Tele-Tevere. Sala? Non ha peso" - Affaritaliani.it

Milano

Rai, Morelli (Lega): "Zingaretti pensa a Tele-Tevere. Sala? Non ha peso"

di Fabio Massa

Il viceministro alle Infrastrutture intervistato da Affaritaliani.it sottolinea: la Rai è un bene di servizio pubblico del Paese e non delle istituzioni romane

Rai, Morelli (Lega): "Zingaretti pensa a Tele-Tevere. Sala? Non ha peso"

Alessandro Morelli è uno che le cose le dice dritto per dritto. Il viceministro leghista alle Infrastrutture, milanese doc, attacca su Affaritaliani.it per la vicenda della Rai a Milano sia Nicola Zingaretti che Beppe Sala.

Viceministro Morelli, come commenta le parole di Zingaretti?
Tele-Tevere. Ecco quel che vuole Zingaretti. Pensa a una Tele-Tevere nella quale a decidere, comandare ma soprattutto a dare la linea è una oligarchia che fa solo riferimento ad una città, che è Roma.

Beppe Sala però gli ha risposto... Che cosa ne pensa delle sue parole?
Sono la dimostrazione che purtroppo il sindaco di Milano non ha l'adeguato peso politico neppure all'interno della sua compagine politica.

Detto questo, ha ragione o torto Beppe Sala?
Ha evidentemente ragione. Il problema è che alle parole devono seguire i fatti, e i fatti dalla parte di Sala stanno a zero. E addirittura dal Pd i fatti sono antimilanesi. Devo ricordare che grazie al presidente Foa, nell'ultimo consiglio utile del cda si è votato per il centro di produzione. Ma vorrei anche ricordare che la dottoressa Borioni, del Pd, ha sempre sostenuto posizioni che allungavano i tempi, un allungamento  sostanzialmente finalizzato alla non approvazione di una progettualità che fa il bene dell'azienda pubblica, che fa il bene della capitale morale del Paese e che non danneggia Roma.

Perché Roma ha paura di un centro di produzione a Milano?
Perché è chiaro che qualunque innovazione ci sia smuove uno status quo nel quale proprio quelle oligarchie romane hanno sguazzato per tanti anni. Però se ne devono fare una ragione: il mondo va avanti, la Rai è un bene di servizio pubblico del Paese e non delle istituzioni romane, e che quindi deve avere uno sviluppo coerente con il Paese e con il futuro.

Cambiamo discorso. Parliamo dello sfidante di Beppe Sala, che ancora non si conosce...
Ci sono tanti nomi sul tavolo. I leader del centrodestra finalmente stanno trovando la quadra. Il dato oggettivo è che Sala oggi viene dato di qualche punticino in vantaggio a qualche ipotesi di nome, ma per ora non ha alcun avversario. Figuratevi quando ce ne avrà uno.

Sarà civico o politico?
Assolutamente civico.

fabio.massa@affaritaliani.it








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