Milano

Voto, Rasia lancia la provocazione: 'Matteo Salvini sindaco di Milano'

"Non riuscire a trovare un candidato o, meglio, una convergenza fra tutti gli attori al tavolo sui tanti nomi proposti può essere un boomerang devastante"

Voto, Rasia lancia la provocazione: 'Matteo Salvini sindaco di Milano'

"Oggi lancerò un sasso in uno stagno che, come in un film dell’orrore, è troppo calmo: Matteo Salvini potrebbe candidarsi a Sindaco di Milano.  Ai miei occhi, dopo 9 mesi di studio e analisi quotidiana di tutto ciò che succede a Milano, fin nei minimi dettagli, risulta essere l’unica (anzi l’ultima) mossa che il centrodestra può inventarsi per uscire dalla palude". Così Roberto Rasia Dal Polo scrive sulla sua pagina Facebook dopo l'ennesimo rinvio del centrodestra che ancora non ha scelto il proprio candidato sindaco per Milano (dopo essere stato lui stesso in lizza come possibile candidato sfidante del sindaco Sala).

"Perché, diciamocelo, tanto lo stanno dicendo tutti anche al bar (con buona pace di chi sostiene che la gente non legga i giornali): siamo alle comiche. Non riuscire a trovare un candidato o, meglio, una convergenza fra tutti gli attori al tavolo sui tanti nomi proposti dalla Lega (e non solo) può essere un boomerang molto più devastante di quanto si pensi nel centrodestra. Le regionali sono a un passo. Le politiche di conseguenza. E a perderci sarebbe tutto il centrodestra. Matteo Salvini è l’unico nome grosso che a questo punto potrebbe rovesciare il tavolo da gioco, scompigliando tutto e tutti. Chi nel centrodestra può dire di no a Salvini?" continua Rasia nel suo post: "Dal punto di vista dell’elettorato, certo, non sarebbe una passeggiata. Matteo ha una forte personalità e per questo è divisivo, ma Milano è la sua città e lui ci tiene parecchio. Dal punto vista politico, qualcuno disse a suo tempo che era escluso, perché aveva solo da perderci in caso di sconfitta. Siamo sicuri che le cose stiano ancora così? Non potrebbe invece essere quella “mossa che non ti aspetti” che va invece a rivalutare uno dei principali leader politici di oggi? Ne uscirebbe pulito, vincente, leader all’ennesima potenza. Lui saprebbe farlo. Scendere in campo, metterci la faccia e l’impegno per la propria città potrebbe essere il primo step per un nuovo centrodestra, per una nuova Lega, per una nuova Milano". 

"Tanto, Milano non rischia alcuna deriva sovranista, lo sanno tutti, perché è una città molto equilibrata (chiunque sia il Sindaco), dedita soprattutto al lavoro e al volontariato.  In caso di vittoria, Matteo Salvini guarderebbe gli avversari politici dall’alto in basso. Uscirebbe leader tra i leader, anche a livello europeo. Farebbe davvero volare Milano, con buona pace di chi la vuole affogare fra mobilità strozzata e agonizzanti periferie. Certo, in caso di sconfitta, sarebbero dolori, anche se la politica ci ha da sempre abituato che i salti mortali sono parte del gioco e 2 + 2 non fa 4. (Renzi, Conte etc..). L’altro giorno un esponente del centrodestra mi ha detto che Sala è battibilissimo. L’ho guardato come guarderei mio fratello se mi dicesse che ha deciso di traslocare domattina in Islanda. L’unico che potrebbe farcela a questo punto è Matteo Salvini. Potrebbe davvero far volare Milano, dare una svolta straordinaria alla nostra storia civile e politica, vorrei dire italiana. Siamo in tanti pronti a dare una mano concreta per una città che amiamo e che non vogliamo osservare inermi mentre si rovina con le proprie mani. L’esaltazione che in 24ore conquisterebbe tutti i militanti del centrodestra spazzerebbe in un istante tutti i loro dubbi e paure che, candidato dopo candidato, si stanno pericolosamente accumulando. Come in un film dell’orrore", conclude il manager.

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