Milano
Rave no mask a Maleo: aperta inchiesta per occupazione aggravata
Guai per gli organizzatori, in corso identificazioni. Il sindaco di Maleo: "Ubriachi e drogati"
Rave no mask a Maleo: aperta inchiesta per occupazione aggravata
Occupazione abusiva di terreni aggravata: è questo il reato, secondo quanto apprende l'Adnkronos, che la procura di Lodi è pronta a contestare agli organizzatori - in corso di identificazione - del rave clandestino di sabato sera in un'ex cava abbandonata, di proprietà privata, a Maleo (Lodi), comune dove si registra la presenza di alcuni contagiati con la variante Delta. In violazione delle norme anti Covid - senza mascherine e senza distanziamento - un migliaio di giovanissimi hanno preso parte all'evento non autorizzato che si è volto a pochi chilometri da Codogno, città simbolo della prima ondata di pandemia in Italia. Una volta identificati tutti gli organizzatori, la procura guidata da Domenico Chiaro provvederà all'apertura del fascicolo contro di loro.
Rave con 700 no mask a Maleo: presenti positivi alla variante delta
Oltre 700 persone senza mascherine e senza nessun distanziamento hanno partecipato a un Rave party a Maleo, paese del lodigiano dove l'Ats ha certificato la presenza di tre casi di variante delta in un focolaio covid di 10 contagiati in corso. Le persone sono arrivate a gruppi soprattutto dal nord Italia dalla mezzanotte e alcuni partecipanti sono tuttora sul posto. Come luogo di ritrovo, dopo pubblicita' via social, e' stata scelta la ex cava Geroletta, dove negli anni '90 era stata anche messa a segno un'operazione antinquinamento delle forze dell'ordine che avevano scoperto scarti di fonderia, contenenti anche alluminio, gettati li' illegalmente. I partecipanti hanno spaccato recinzione e lucchetti e hanno dato il via alla festa con camion con a bordo casse acustiche e materiale per l'illuminazione dell'area ma anche per la vendita di alcol. Sul posto anche le forze dell'ordine e il sindaco, Dante Sguazzi, che hanno cercato di mediare, convincendo i presenti ad abbandonare l'area ma i partecipanti hanno rifiutato di andarsene dichiarando di essere contro tutte le regole anti covid.