Milano
Referendum, Alfieri: "Pd al 40%". Bussolati: "Non buttiamo via tutto"
Il Partito democratico milanese e lombardo analizza la sconfitta referendaria. Pietro Bussolati: "Giuste le dimissioni di Matteo Renzi"
Nel Partito democratico milanese e lombardo è già tempo di analisi e commenti dopo l'esito del voto, che vede il No prevalere a livello regionale sulla scia del dato nazionale ma con il capoluogo milanese (assieme alle città di Bergamo, Mantova e Monza) che ha visto la vittoria del Sì.
BUSSOLATI (PD): "GIUSTE DIMISSIONI RENZI, MA NON BUTTIAMO VIA TUTTO" - Così il segretario metropolitano dei democratici Pietro Bussolati: "Sono sempre stato dalla parte di chi parteggia, di chi ci crede, fino all'ultimo, con passione ed entusiasmo. Milano si conferma città disponibile a ragionare nel merito. Il dato nazionale va analizzato, è una sconfitta dura da rispettare, giusta la scelta di Renzi di dimettersi e sarà giusto andare ad elezioni il prima possibile. Non credo però si debba buttare via ciò che si è fatto, anzi, dobbiamo rilanciare sui contenuti ma consapevoli che il lavoro di allargare il fronte per il progresso sarà duro e controvento, ma sarà la sfida che ci vedrà ancora una volta protagonisti attenti, inclusivi e orgogliosi della buona politica".
ALFIERI (PD): "MA IL PD DA SOLO E' AL 40%" - Il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri: "È un'occasione persa rispetto alle prospettive di cambiamento che si prefiggeva la riforma costituzionale. Ma questa è la democrazia. Il Pd da solo ha conquistato più del 40%, il fronte del No è rappresentato da partiti divisi su tutto. Renzi si è battuto come un leone e ora, con le dimissioni, dimostra grande coerenza rispettando la volontà popolare. Noi non ci arrendiamo, andremo avanti sulla strada del cambiamento".