Referendum, Sel: pubblicità costa troppo. Cecchetti: aumenterà la ricchezza
Massimo Garavaglia, assessore all'Economia: "Per il momento il costo è pari a 1,363 milioni di euro, iva esclusa"
Referendum, Sel: pubblicità costa troppo. Cecchetti: aumenterà la ricchezza
Il costo della campagna di comunicazione istituzionale lanciata dalla Regione in vista del referendum per l'autonomia lombarda non poteva che suscitare polemiche tra chi è pro e contro il quesito del 22 ottobre.
"Per il momento il costo è pari a 1,363 milioni di euro, iva esclusa", secondo quanto ha riferito l'assessore all'Economia Massimo Garavaglia rispondendo in Consiglio regionale a un'interrogazione di Chiara Cremonesi (Sel). Fra le voci di spesa elencate dall'assessore, 928.906 euro per le affissioni, 144.318 per la campagna internet, 88.080 euro per la campagna stampa, 63.390 per le spese di produzione della cartellonistica, 39.015 euro per gli spot tv e 37.429 euro per la radio.
Ma secondo Cremonesi "a fronte dei 46 milioni di euro previsti, il referendum per l'autonomia ne sta già costando di più. Per la massiccia campagna pubblicitaria con i manifesti che da alcuni giorni in tutto il territorio hanno invaso strade e mezzi di trasporto, oltre alle inserzioni web, la Regione sta spendendo 1 milione e 363 mila euro aggiuntivi, contando persino di aumentare ulteriormente la cifra in occasione dell'assestamento di bilancio. Stanno costruendo un'epopea su un appuntamento che è solo propaganda e che ai lombardi non porterà nessuna maggiore autonomia prima di una trattativa con il governo, comunque realizzabile a costo zero, e tantomeno nessun gettito fiscale trattenuto qui".
"Al di là del dettaglio che l'ideazione e la grafica di questa campagna, un layout lineare ripetuto identico nei vari formati, siano costate ben 52 mila euro - conclude l'esponente di Sel - ogni centesimo impiegato per questo referendum è sottratto a investimenti che abbiano una qualche utilità per i problemi reali, dall'emergenza casa ai disservizi ferroviari. Maroni si sta facendo un bel pezzo di campagna elettorale a spese di tutti i cittadini".
CECCHETTI (LEGA): "RICCHEZZA LOMBARDIA AUMENTERÀ DI OLTRE 10 MLD" - "L'autonomia genererà nel breve periodo un aumento della ricchezza in Lombardia di oltre 10 miliardi di euro e porterà benefici per tutto il Paese". Così in una nota il vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) commentando uno studio di Unioncamere Veneto sull'autonomia differenziata, la procedura costituzionale che le Regioni virtuose possono attivare per ottenere più risorse e competenze e su cui si basa il referendum del prossimo 22 ottobre.
"Dopo il referendum - spiega Cecchetti - la Lombardia potrà ottenere dello stato centrale la gestione di importanti materie, tra cui l'istruzione, la tutela dell'ambiente, la gestione delle infrastrutture e la tutela della salute e dei beni culturali. Per queste nuove competenze - continua Cecchetti - la Regione riceverà da Roma circa 6,7 miliardi di euro, di cui un miliardo e 400 milioni da girare ai comuni. In sostanza il bilancio regionale aumenterà del 20% circa e con questi soldi potremo dare servizi migliori e a prezzi più bassi di quelli erogati oggi dallo stato centrale, generando importanti risparmi per abbassare le tasse e avviare politiche per aiutare i cittadini lombardi in difficoltà. Tutto ciò, come certifica uno studio di Unioncamere Veneto, comporterà anche una crescita del PIL lombardo di oltre 10 miliardi di euro (pari al 3,1% in più) che significa più ricchezza per i cittadini di tutto il Paese. Oltretutto - conclude Cecchetti - il presidente Maroni ha già fatto sapere che non chiederà solo nuove competenze con le relative risorse, ma tratterà con il governo centrale anche per trattenere sul territorio almeno la metà dell'attuale residuo fiscale. Stiamo parlando di ben 27 miliardi in più che risolverebbero tutti i problemi che abbiamo oggi in Lombardia".