Milano
Regionali, fumata nera Pd. Si rinvia tutto al 20 novembre. Dopo primarie

Fumata nera. Ancora una. E il tempo passa. Si è conclusa con qualche astensione l'assemblea regionale del Partito Democratico Regionale che avrebbe dovuto sciogliere i nodi in vista delle consultazioni che Attilio Fontana potrebbe anticipare all'inizio di Febbraio. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it Milano nella sua relazione Vinicio Peluffo, il segretario regionale, avrebbe proposto di trovare una soluzione definitiva il prossimo 20 novembre. Insomma, non si decide ancora nulla per oggi. Invece dalle sue parole traspare la volontà di cercare una coalizione ampia che però non preveda Letizia Moratti candidata.
Moratti e il ticket con Cottarelli
L'ex vicepresidente della Regione Lombardia, uscita in polemica con Attilio Fontana e anche con Giorgia Meloni, è stata vista ieri nella piazza per la pace di Milano alla quale hanno partecipato anche molti Dem. Venerdì mattina Affaritaliani.it Milano dava conto in anteprima del ticket possibile (o auspicabile da alcuni) con Carlo Cottarelli. Il quale non è stato citato nella relazione del segretario. Per quanto le primarie invece, che è il tema principale della giornata, Peluffo avrebbe ribadito che sono previste dallo Statuto. Se ci sarà il tempo, ovvero la volontà, di farle, è tutto un altro discorso. A proposito delle primarie la road map che ha dato il segretario prevede che fino al 20 si cerchi una coalizione ampia su un nome. Se questa non dovesse verificarsi allora si potrà ricorrere a primarie.
Calenda: "Rompere gli indugi. Appoggiamo Letizia Moratti"
AGGIORNAMENTO: Carlo Calenda sui social scrive: "Appoggiare due persone che in Lombardia e nel Lazio hanno fatto bene sulla campagna vaccinale e la sanità come Alessio D'Amato e Letizia Moratti è la scelta giusta per il Terzo Polo. Vengono da storie diverse ma hanno lavorato sulla stessa linea di serietà nell'emergenza". E poi: "Rimaniamo aperti alla discussione con tutti per costruire coalizioni ampie, ticket (Moratti Cottarelli sarebbe perfetto) che parlino a mondi diversi, programmi inclusivi. Ma è ora di rompere gli indugi e iniziare a lavorare".