di Ma.TS.
Partito e lista sono compatte: non ci sono divisioni, non ci sono preferenze. Almeno questo è il diktat tenuto in tutta la campagna elettorale. Esporsi poco, sbagliare poco, attendere quanto serve e raccogliere il massimo. E gli uomini di Attilio Fontana sembrano voler seguire la scia imposta dal leader.
Partiamo dunque dalla lista che il candidato del centrodestra ha creato a sua immagine e somiglianza: la lista Fontana Presidente. “Proseguire” è il suo motto, che si riverbera anche nella riproposizione del simbolo bianco con croce rossa e scritta blu, che fu della ex lista Maroni.
Se si rivelassero corretti i calcoli fatti da Affaritaliani.it Milano nelle scorse puntate di analisi delle liste, il risultato della civica cugina del Carroccio potrebbe aggiudicarsi da uno a massimo quattro seggi. Molto meno importante dunque il suo peso rispetto a quello che ebbe nel 2013 la civica a sostegno di Roberto Maroni, che ottenne il 10,23% (con 11 seggi). Oggi il nome degno di nota sta in cima all’elenco ed è quello dell’ex assessore ed ex canottiere oro olimpico Antonio Rossi. Cinquant’anni ben portati e un consenso riscosso dagli elettori (il volto conosciuto e il cognome facile da scrivere sulla scheda aiutano) e soprattutto da Maroni. Confermata dal nuovo candidato leghista: pare, da alcuni inside raccolti da Affaritaliani.it Milano, che intorno alla sua figura, così apprezzata dall’entourage, si siano create nell’ambiente già non poche gelosie.
Proseguendo l’elenco si nota che il background comune dei nomi scelti è l’esperienza nelle amministrazioni locali. E allora si parla di Silvia Mancini, già consigliera comunale a Cologno Monzese: appena 31 anni e già anche un’imprenditrice di successo nel campo sanitario. E’ su di lei che convergono i voti di parte del mondo che guarda alla salute e le preferenze degli ambienti legati agli ordini professionali. Come quello dei farmacisti (che in una recente iniziativa si è schierato senza troppi giri di parole a favore del candidato del centrodestra).
Viene invece dal mondo dell’imprenditoria e quindi della società civile Marco Marcora, 52 anni, professionista del tessile: la sua famiglia ha posseduto per quattro generazioni l’omonima azienda di Dairago e si presenta come numero tre della lista. Farà tesoro della sua esperienza da sindaco di Trezzo sull’Adda, Danilo Villa. Mentre parlerà di pari opportunità anche ad un popolo, come quello centrista-leghista, forse poco sensibile al tema, Ilaria Amè, già assessore a San Giuliano Milanese, che adesso, ad Affari, spiega di voler destinare 1500 euro del suo stipendio se sarà eletta per chi ha perso il lavoro "a causa della tassazione altissima" e a quelli che per lo stesso motivo "hanno dovuto chiudere le loro imprese". Rimangono da segnalare la consigliera comunale di Rozzano Cristina Perazzolo, pasionaria di una rivolta contro i licenziamenti in un call center, e Maria Grazia Usuelli, che proverà a mettersi in ticket con il “bello di famiglia” oltre che capolista, Antonio Rossi.
Correranno per un posto al Pirellone la cerrese Marina Lazzati, 61enne ex prima cittadina di Cerro Maggiore ed ex assessore provinciale, il rhodense Massimo Pagani, 59enne ex assessore sempre in provincia e con alle spalle un incarico come garante dell'infanzia in Regione Lombardia. Fra le curiosità c’è quella del 37enne Andrea Calì: capitano dei carabinieri, il suo punto di forza è naturalmente il tema sicurezza, su cui ha puntato già negli anni di amministrazione passati nel consiglio di zona 5.
Tutt’altri numeri dovrà fare la lista dura e pura della Lega. Erano 15 i consiglieri che nella scorsa legislatura sedevano tra l’ala destra e gli scranni centrali dell’emiciclo del Pirellone. A capo dell’elenco c’è l’imprenditore super cool della ristorazione Gianmarco Senna. Su di lui si sta concentrando la campagna elettorale a mezzo banchetti e volantinaggi, portati avanti - con entusiasmo da vecchia Figc - dal movimento dei Giovani Padani (guidato a Milano da una 23enne da tenere d’occhio per le prossime tornate elettorali, Laura Aguzzi, già consigliera municipale in zona 8). Fa parte del gruppo dei nuovi e rampanti amministratori leghisti Silvia Scurati, candidata per il legnanese e nell’area Trezzano-Rozzano-Corsico, dove è arrivata - dopo una serie di esperienze politiche in diversi comuni della zona - a ricoprire la carica di vicesindaco. Da Senago, comune strappato al centrosinistra nelle recenti amministrative, proviene il numero tre della lista, Riccardo Pase. Va ricordato che l’11 giugno fu proprio la Lega con un 23 per cento a trainare la vittoria del centrodestra, e ad evitare così la riconferma del precedente primo cittadino. Si tratta in queste posizioni alte della lista, di militanti storici, iscritti fin dall’era Bossi e passati da momenti cruciali del partito a partire dai primi anni ’90. Lo è ad esempio Sara Fumagalli, chiamata a fare l’assessore a Lecco e Vimercate, ha fondato un’associazione di volontariato dal nome curioso “Autiamoli a casa loro. Aiutiamoli ad aiutarsi”. Segue, ma non per importanza Massimiliano Bastoni già consigliere comunale a Milano: ha fatto parlare di sé dopo aver ricevuto l’appoggio di Lealtà e Azione, associazione ispirata all’estrema destra, che nel territorio dell’est Ticino si starebbe mobilitando insieme al suo comitato elettorale. Va ad infoltire il gruppo degli sportivi con il fazzoletto verde e la rosa camuna al collo Barbara Contini, atleta non vedente e campionessa di tiro con l’arco, militante nelle file della Lega a Milano.