Milano

Regionali Lombardia 2018: il dibattito? Utile, ma dipende per chi...

Regionali Lombardia 2018: potrebbe non esserci un confronto pubblico tra i principali candidati. Una perdita? Dipende per chi...

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C'era una volta il dibattito. No, il dibattito no. No, un altro talk show no. Vi prego. Basta. Tanto per sentire le stesse cose. Se devo essere onesto, da giornalista, un bel confronto tra i candidati alla Regione Lombardia mi piacerebbe proprio. A me piacciono le sfumature e tutto il resto. Mi piace il ring e i cazzotti fatti dalle idee. Invece, in questa campagna per le regionali, il ring tra i governatori non ci sarà. Ce ne è bisogno? Non ce ne è bisogno? Dipende da che punto di vista la si guarda. Da giornalista, devo dire che ce ne sarebbe bisogno. Per informare. Da cittadino, devo dire che potrebbe piacermi, per vedere i politici tirar fuori le unghie e difendere le proprie idee. Se mi metto nei panni del politico che insegue, ovvero Gori, lo bramerei un bel confronto. Se mi metto nei panni del politico in vantaggio invece mai mi presterei a dare un vantaggio al mio avversario. Le elezioni non sono un pranzo di gala, e bisogna giocarsele fino in fondo, con tutti i mezzi. Quindi, il confronto è utile, ma dipende per chi. Lo dico chiaro e da subito: se c'è una possibilità di farlo, siamo tutti pronti ad ospitarlo. Dopodiché se non c'è la possibilità, almeno fate una cosa: discutete dei temi che interessano i cittadini. Anche in differita. In fondo per la diretta c'è Sanremo (magra consolazione).







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