Milano
Regionali, Maroni: "Vinco con oltre il 50%. Rosatellum? Mi piace"
Fino a domenica 15 ottobre, al Palazzo delle Stelline, va in scena la prima edizione di “Italia, direzione Nord”. SEGUI LA DIRETTA
Il centro congressi Palazzo Stelline ospita da venerdì 13 a domenica 15 ottobre la tre giorni di convegni e dibattiti politici "Italia Direzione Nord". Affaritaliani.it Milano, tra i promotori dell'evento, trasmette in DIRETTA VIDEO di tutti gli incontri.
Due gli appuntamenti nella prima giornata, quella di venerdì 13 ottobre: alle 15 Roberto Maroni e Giovanni Toti, governatori rispettivamente di Lombardia e Liguria, discutono di "Il Nord, la via dell'Italia" con Renato Andreolassi e Maurizio Crippa. Alle 21, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori racconta "La sfida della Regione" con Francesco Cancellato.
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Maroni-Toti: la cronaca dell'incontro
Maroni a "Italia, direzione Nord": "Il Rosatellum? A me piace"
"A me" il Rosatellum "piace". Cosi' Roberto Maroni durante il suo intervento al dibattito nell'ambito del convegno "Italia, direzione nord", al Palazzo delle Stelline di Milano. "Io le ho viste tutte, quella che mi ha dato piu' soddisfazione e' il Mattarellum con i collegi", ha affermato il governatore lombardo, dicendo di essere comunque soddisfatto del Rosatellum perche' "in piu', questa legge costringe" il centrodestra "a fare la coalizione". "Quindi, meglio di cosi'...?", ha aggiunto, parlando a un'iniziativa a Milano, insieme al collega ligure Giovanni Toti. "Penso che ci sara' l'election day: voteremo insieme politiche e regionali - ha continuato -. Con una bella differenza: che in Lombardia il giorno dopo si sa chi governa, a Roma e' un punto interrogativo".? " Ma mi sta bene questa legge - ha insistito -, perche' rende coerenti le politiche e le regionali perche' in entrambe ci sara' la coalizione di centrodestra, quindi risolviamo quel po' di problemi per la campagna elettorale".
Maroni, Regionali? Vincerò con oltre il 50%. E sul referendum...
"Mi sta bene questa legge elettorale che rende coerente regionali e nazionali, perche' si votera' probabilmente nello stesso giorno e perche' in entrambe sara' coalizione centrodestra. Per quanto riguarda le regionali, nel 2013 io ho preso il 42% ed avevo contro un pezzo di centrodestra, nel 2018 voglio sbilanciarmi e dico che supereremo il 50%". Lo dice il governatore lombardo Roberto Maroni durante il suo intervento al dibattito nell'ambito del convegno "Italia, direzione nord", al Palazzo delle Stelline di Milano.
Maroni, che conferma l'incontro pubblico con Silvio Berlusconi di mercoledi' ("Sono andato a trovarlo e mi sembra in gran forma, per un'ora ha parlato solo lui, l'incontro pubblico me l'ha sempre chiesto lui", dice), smentisce le voci secondo cui Forza Italia non si stia impegnando particolarmente nella campagna elettorale pro referendum: "Non e' vero- dice il governatore lombardo - sono andato a trovarli a un evento per il si' a Lecco e c'era un sacco di gente". Il governatore non lesina un accenno a Fratelli d'Italia: "In Lombardia voteranno si' al referendum, nonostante la visione diversa del loro segretario", conclude. "Referendum sia il colpo di gong, lo sparo di inizio che riporti le regioni al centro". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, a margine dell'incontro "Italia direzione nord", a Palazzo delle Stelline a Milano, a cui partecipa anche il suo omologo lombardo Roberto Maroni. "Il 4 dicembre scorso gli italiani hanno bocciato una riforma costituzionale centralista. L'obiettivo - ha proseguito Toti - è dare più potere alle regioni". Toti ha escluso che Forza Italia non sia compatta nel sostenere il referendum sull'autonomia in programma domenica 22 ottobre. "Domani a Milano c'è una manifestazione di Forza Italia a sostegno - ha detto Toti - ritengo che nelle regioni dove si vota Forza Italia sia mobilitata".
Toti: "Il leader? Quando ci sarà qualcosa da decidere"
"Il centrodestra non ha bisogno di riavvio. Mi pare serenamente avviato da lungo tempo come dimostrano le ultime due tornate amministrative, dove abbiamo vinto dove sapevamo si potesse vincere e anche dove non ci saremmo mai immaginati. Centrodestra si e' presentato ovunque unito?". Cosi' Giovanni Toti ha risposto a chi gli chiedeva se i referendum per l'autonomia di Lombardia e Veneto possono riavviare il dialogo all'interno del centrodestra, e rinforzare l'alleanza in vista delle politiche. "La tradizione di governo comune in comuni ed enti locali nel Paese c'e' sempre stata - ha continuato il governatore ligure -. Non sono i vertici a costituire la base comune, ma i nostri elettori e i nostri amministratori". "Bene che si vedono i nostri leader quando ci sara' qualcosa da decidere. Ad oggi facciamo il passaggio elettorale in Senato e portiamo a casa una legge elettorale soddisfacente e poi parleremo di programmi e collegi. Penso che si debba uscire dalla strettoia della legge elettorale per uscire dai problemi del Paese", ha concluso, parlando coi giornalisti al suo arrivo all'iniziativa "Italia direzione Nord', insieme al governatore lombardo, Roberto Maroni.
Toti: dopo legge elettorale parleremo di programmi Centrodestra
"Oggi facciamo il passaggio elettorale in Senato e portiamo a casa una legge elettorale soddisfacente e poi parleremo di programmi e collegi. Penso che si debba uscire dalla strettoia della legge elettorale per affrontare dai problemi del Paese". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, rispondendo a una domanda sulla coalizione di centrodestra a margine di un incontro a Milano. A chi gli ha chiesto se l'incontro previsto per mercoledì prossimo tra il presidente della Regione Lombardia, il leghista Roberto Maroni e Silvio Berlusconi, possa essere l'avvio della coalizione, Toti ha replicato che "il centrodestra non ha bisogno di avvio. Mi pare serenamente avviato da lungo tempo, come dimostrano le ultime due tornate amministrative, dove abbiamo vinto dove sapevamo si potesse vincere e anche dove non ci saremmo mai immaginati". Per Toti, "la tradizione di governo comune nei municipi ed enti locali e nel paese c'è sempre stata - ha aggiunto -. Non sono i vertici a costituire la base comune, ma i nostri elettori e i nostri amministratori. Bene che i nostri leader si vedano quando c'è qualcosa da decidere".
I referendum per l'autonomia "siano colpo di gong, lo sparo di inizio che riporti le Regioni al centro, dopo che il 4 dicembre scorso gli italiani hanno bocciato una riforma costituzionale centralista". Lo ha detto il presidente della Liguria arrivando al dibattito con il presidente della Lombardia Milano. "Domani a Milano c'e' una manifestazione di Forza Italia a sostegno, ritengo che nelle regioni dove si vota Forza Italia sia mobilitata", ha quindi risposto sull'impegno del suo partito.
LA TRE GIORNI MILANESE - I big della politica e dell’economia lombarda e nazionale a confronto in una tre giorni di incontri e dibattiti alla vigilia del Referendum sull’autonomia di Lombardia e Veneto. Per capire come l’Italia può usare la direzione presa dal Nord per uscire dalla palude, e per comprendere come il Nord può mostrare la via al Paese. Lontano da stereotipi, banalizzazioni politiche e vuoti contrasti ideologici.
L'EVENTO
Da oggi fino a domenica 15 ottobre, al Palazzo delle Stelline, sta andando in scena la prima edizione di “Italia, direzione Nord”, kermesse organizzata dall’associazione Amici delle Stelline e Osservatorio metropolitano. Si parte con il confronto tra Maroni e Toti.
Gli scenari della politica guardando al 2018, il ruolo di Milano e della Lombardia nel contesto nazionale e macroregionale, le prospettive di sviluppo sullo sfondo dei grandi temi di attualità, dalla ripresa che tarda ad arrivare in Italia ma che a Milano c’è già, alla sicurezza, alla gestione dei flussi migratori, all’eccellenza del sistema delle mono e multiutilities, al tema della casa e dei trasporti: di questo e tanto altro si discuterà in un calendario fitto di appuntamenti .
Oggi, dopo i saluti di Piercarla Delpiano, presidente delle Stelline, di Bruno Dapei, direttore dell’Osservatorio Metropolitano, dalle 15.30 si accomoderanno sul palco della Sala Manzoni alla Fondazione Stelline, Roberto Maroni, presidente di Regione Lombardia e Giovanni Toti, presidente di Regione Liguria, a confronto sul tema “Il Nord, la via dell’Italia”. Alle 21 sarà la volta del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori.
Sabato 14 al centro del dibattitto ci sarà il sistema economico-imprenditoriale dall’innovazione tecnologica alla mobilità, con i protagonisti del territorio milanese e lombardo. Alle 10.30 la giornata si aprirà con l’evento al quale parteciperanno Sergio Scalpelli, direttore delle Relazioni Esterne e Istituzionali di Fastweb, A2A, Carlo Cerami (cda Poste), Alessandro Russo presidente (CAP Holding), Salvatore Aranzulla, divulgatore e fondatore di aranzulla.it. Con la collaborazione di Vivaio. Alle 15:00 dibattito sul tema della giustizia con Clemente Mastella e Antonio Di Pietro. Alle ore 18:00 si parlerà del tema della casa: si confronteranno il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala, gli assessori all’Urbanistica e alla Casa del Comune Pierfrancesco Maran e Gabriele Rabaiotti, i presidenti di Aler e MM Angelo Sala e Davide Corritore.
Domenica si inizia alle ore 11:00 in sala Porta parlando di mobilità: a confronto i vertici di Atm, il presidente di FNM Andrea Gibelli, l’assessore ai trasporti di Regione Alessandro Sorte, il presidente di SEA Pietro Modiano, l’assessore comunale alla mobilità Marco Granelli, Giorgio Meszely ad di H3 (insurance and mobility innovation). Alle 11.30, in sala Manzoni, intervista a tutto campo a Stefano Parisi.
Alle 15.00, si confrontano i segretari regionali e provinciali dei principali partiti con, tra gli altri, Mariastella Gelmini, segretario regionale Forza Italia, Alessandro Alfieri, segretario regionale del PD, Stefano Buffagni consigliere regionale del M5S e il presidente del Consiglio regionale lombardo Raffaele Cattaneo, oltre ai segretari di Milano di Fi e Pd Fabio Altitonante e Pietro Bussolati.
Per il gran finale, alle ore 17.30, confronto tra il sindaco di Milano, Giuseppe Sala e il sindaco di Genova Marco Bucci.